LECCE – “Tradito” dall’ex dirimpettaio, finisce in manette per avere rubato nell’appartamento dove abitava fino ad un anno fa. Un “colpo” da 10mila euro, facilitato dal fatto che avesse conservato il doppione delle chiavi della porta blindata. Rintracciato poco dopo il furto dalla polizia, però, è stato trovato in possesso di parte della refurtiva ed è stato arrestato.
Si tratta del 50enne leccese Igor Capone, già noto alle forze dell’ordine per reati inerenti gli stupefacenti, tratto in manette nella mattinata di ieri dal personale della Squadra mobile di Lecce e dagli agenti delle Volanti, con l’accusa di furto aggravato.
L’uomo è ritenuto responsabile, in concorso con un’altra persona al momento in fase di identificazione, di un furto in appartamento commesso ieri mattina in via Ada Cudazzo, una traversa di via San Cesario, alla periferia di Lecce.
Con l’ingenua complicità di un ex condomino – che avrebbe indicato i nuovi inquilini dell’abitazione in cui abitava, mentre questi ultimi si allontanavano lasciando l’appartamento incustodito – Capone avrebbe ripulito l’appartamento di una coppia di leccesi (rubando fotocamere, pc portatili, iPad e gioielli preziosi), approfittando della momentanea assenza della moglie del padrone di casa, uscita per accompagnare i figli a scuola.
L’assenza di segni d’effrazione sugli infissi ha sin da subito portato gli investigatori a ritenere che i malviventi si fossero introdotti passando dalla porta principale. E così le indagini hanno preso una direzione ben precisa: chi aveva agito era in possesso del doppione delle chiavi.
Contattato il locatore dell’appartamento derubato, quest’ultimo ha dapprima riferito ai poliziotti di avere sostituito la serratura quando gli ex inquilini avevano lasciato l’abitazione (nel febbraio 2015), salvo poi confessare di non averlo fatto.
I sospetti si sono quindi concentrati sugli ex inquilini dell’appartamento. Sospetti che hanno trovato conferme nelle dichiarazioni di una testimone, che aveva riferito di avere notato una Fiat Multipla scura sotto l’abitazione: si trattava – come successivi accertamenti hanno consentito di verificare – dell’auto della compagna del Capone, residente fino all’anno scorso proprio nel condominio “visitato” dai topi d’appartamento.
Intuendo che il 50enne potesse centrare qualcosa con la razzìa, gli agenti hanno diramato a tutte le auto in zona le ricerche della Multipla, intercettandola qualche ora dopo in via Leuca, nel rione Castromediano di Cavallino. A bordo vi era proprio Igor Capone che, perquisito, è stato trovato in possesso di 850 euro in contanti nonché di alcuni degli orecchini rubati. Negativa, invece, l’ispezione eseguita presso la sua abitazione.
Sentito il parere del sostituto procuratore della Repubblica di Lecce Emilio Arnesano, il 50enne è stato arrestato ed accompagnato in carcere. Nel frattempo continuano le indagini della polizia per risalire al complice del leccese, la cui identità è in fase di accertamento. L’auto sulla quale è stato fermato è risultata priva di copertura assicurativa e, per questo motivo, è stata posta sotto sequestro.