LECCE – Proseguono gli “Incontri” di Strade Maestre 2015-2016, la rassegna di teatro, danza e musica promossa da Cantieri Koreja con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Regione Puglia. Con il contributo di Provincia di Lecce e del Comune di Lecce.
Venerdì 22 Aprile alle ore 18.30 appuntamento con Andrea Porcheddu, scrittore e critico teatrale alla sua terza prova letteraria. INFEDELE ALLA LINEA (ingresso libero) è un romanzo originale che racconta l’ambiente teatrale italiano, esplorandolo in compagnia di Federico Mila, protagonista un po’ goffo della scena e di tutti gli eccessi della vita. La storia si svolge come un viaggio on the road lungo il paese e attraverso i suoi luoghi teatrali. Un percorso che è anche metaforicamente viaggio nel teatro: letteratura scritta da un critico teatrale con sullo sfondo molte atmosfere generate nello spazio tra il boccascena e le quinte, tra le assi del palco e le americane, in quel luogo-non luogo molte volte più vero e reale di tutto quel che gli si aggira intorno. A dialogare con l’autore gli studenti del workshop di critica teatrale “Sul Guardare” tenuto dallo stesso Porcheddu.
Ci sarà il golpe in Italia? E quando? Il nuovo premier sarà colluso? Tornano davvero le Br? Ma soprattutto: uccideranno Ascanio Celestini? Tutti contro tutti, in questo generale declino.
Le grandi opere fanno gola alle famiglie mafiose. Sulla TAV ci sono troppi interessi poco chiari. Ascanio Celestini, non esita a fare i nomi, anche in tv, ecco perché è un obiettivo sensibile. E Federico Mila, critico teatrale ormai disoccupato, si trova in mezzo a tutto questo, costretto a barcamenarsi tra crisi pubbliche e private: una dieta imposta dal medico per ridurre il sovrappeso; la vita di coppia al collasso; il teatro e i suoi personaggi come eterno orizzonte. Come fosse improvvisamente in scena, Federico Mila, schierato a fianco di Ascanio Celestini, diventa protagonista di una vicenda il cui finale è davvero un mistero, tra agenti segreti, mafiosi vendicativi, oscuri politici, amici, colleghi, e tante donne affascinanti. Un viaggio (politico, spettacolare, gastronomico) che parla di padri e figli e di un Paese che non vuole cambiare. Se non in peggio.
Ingresso libero