LECCE – Ci risiamo: l’Europa parte all’attacco e apre il procedimento di infrazione. Adesso l’Italia rischia una grossa multa per non aver rispettato le misure previste dai tecnici: in primis le eradicazioni a 100 metri dagli alberi infetti. La Regione Puglia sarebbe colpevole di aver adottato misure troppo tenui contro la Xylella: la messa in mora è un’ulteriore tegola in una faccenda che si complica sempre di più. Il batterio avanza e gli altri Paesi comunitari chiedono di accelerare: vogliono interventi radicali. Il procuratore capo di Lecce, Cataldo Motta, sta valutando l’ipotesi di dissequestrare i circa 3000 alberi salvati dall’abbattimento.
L’Europa chiede l’eradicazione nel raggio di 100 metri dall’albero infetto, ma solo nella fascia a rischio. Si tratta di abbattere decine di alberi nel confine tra Brindisi e Lecce. Vedremo quali saranno le prossime mosse della Regione Puglia, mentre il governo romano già pressa perché si faccia in fretta e si rispettino i dettami europei. “Possiamo evitare sanzioni e perdite inutili di tempo solo monitorando e tagliando solo quegli alberi che si trovano a ridosso della zona sana – spiega l’eurodeputato Pd Paolo De Castro – Non bisogna tagliare tutti gli alberi infetti: l’Europa ci chiede solo di intervenire su quegli alberi che sono vicini alle zone sane, quando viene accettata la Xylella”.
L.B.