LECCE – E’ pienamente legittima l’autorizzazione ambientale sulla scorta della quale la Zincherie Adriatiche S.r.l. ha esercitato, sin dal 2011 e nello stabilimento nel Comune di Diso, attività di zincatura.
E’ quanto ha riconosciuto il Consiglio di Stato con una sentenza resa in data 20 luglio 2016 a definizione di un contenzioso principiato nel 2012 da alcuni privati cittadini e dal Comune di Spongano che sostenevano, in estrema sintesi, che l’attività di zincatura esercitata dalla Zincherie Adriatiche S.r.l. dal 2001 nello stabilimento nel Comune di Diso aveva subito, nel tempo, modifiche sostanziali delle quali, in sede di rilascio dell’autorizzazione ambientale della quale era divenuta necessaria l’acquisizione in virtù di quanto previsto dal sopravvenuto D.Lgs. 59/2005, la Regione Puglia non aveva tenuto conto.
La Zincherie Adriatiche (le cui ragioni sono state sostenute dal Prof. Avv. Saverio Sticchi Damiani) ha, di contro, argomentato che le modifiche apportate all’attività di zincatura esercitata dalla Zincherie Adriatiche S.r.l. dal 2001 nello stabilimento nel Comune di Diso non hanno inciso sulla capacità produttiva dell’impianto e sono state attuate in funzione della sua compatibilità ambientale.
Il Consiglio di Stato, accogliendo pienamente le tesi difensive del Prof. Avv. Saverio Sticchi Damiani, ha riconosciuto che l’attività di zincatura esercitata dalla Zincherie Adriatiche S.r.l. dal 2001 nello stabilimento nel Comune di Diso è stata modificata “senza alcuna significativa modifica dell’impianto come autorizzato, né … incisione negativa sull’ambiente”, con conseguente piena legittimità dell’autorizzazione ambientale acquisita nel 2011.