LECCE – Stalking, lesioni personali, violazione di domicilio e danneggiamento. Con queste accuse è finito sotto processo A.P., 29enne di Lecce, accusato di una serie di abusi e sevizie ai danni della ex compagna. Il rinvio a giudizio è stato disposto dal gup Antonia Martalò. La persona offesa, assistita dall’avvocato Stefania Mercaldi, si è costituita parte civile. Il processo scatterà il prossimo 25 novembre dinanzi al giudice monocratico Silvia Minerva. Il giovane è anche finito in manette nel corso delle indagini. Dopo un’aposita istanza depositata in udienza giorni fa dall’avvocato difensore Raffaele Benfatto, A.P. è tornato in libertà. Attualmente è sottoposto al divieto di dimora nel Comune di Lecce e di avvicinamento alla persona offesa.
E proprio nel capoluogo si sarebbero verificati gli episodi iniziati dopo la fine della relazione. Il giovane avrebbe iniziato a seguire la ex ovunque. E poi sistematici e ripetuti controlli sui messaggi e sulle telefonate. In alcuni casi aggredendola verbalmente e fisicamente. Gli episodi sono condensati nella denuncia-querela sporta dalla persona offesa in Questura. Si sarebbero verificati nel novembre del 2015, il 18 gennaio e il 4 maggio di quest’anno. In una circostanza A.P. si sarebbe introdotto in casa della ex compagna dopo aver sfondato la porta d’ingresso posizionata al primo piano. Poi avrebbe rotto con un pugno una porta a vetri aggredendo la donna e una sua amica procurando ad entrambe lesioni giudicate guaribili in cinque giorni.
Prevedibilmente, tale situazione avrebbe ingenerato nella donna un clima di forte tensione e di ansia costringendola di fatto a cambiare le proprie abitudini di vita. Da qui la denuncia e la successiva informativa inoltrata in procura dove il magistrato inquirente Stefania Mininni ha aperto un fascicolo d’indagine sfociato con l’arresto del giovane che ora dovrà affrontare un processo. Da uomo libero.
F.Oli.