LECCE – «Forza Italia stia tranquilla: ora non ha senso parlare di primarie. Dobbiamo parlare di coalizione, più larga possibile. Dobbiamo porre fine ai personalismi nella nostra compagine». Roberto Marti vuole ripartire da zero, dopo le fughe in avanti di Perrone, e lo fa con un comunicato ufficiale in cui tenta di rassicurare gli alleati. «Fuor di polemica e con spirito sinceramente costruttivo, vorrei rassicurare l’onorevole Gino Vitali sulla volontà dei COR di addivenire ad una ampia ed articolata coalizione di centro-destra da cui scaturisca un programma condiviso e adeguato ai bisogni e al futuro della città di Lecce. Anzi, la volontà dei COR è che proprio le consultazioni amministrative del 2017, partendo dalla città di Lecce, rappresentino l’occasione per una significativa inversione di tendenza nel centro-destra che, messe da parte le incomprensioni del passato, veda le varie componenti unite in una coalizione aperta anche ad altre forze di centro, che possa rappresentare un punto di riferimento per i cittadini in alternativa al populismo del movimento 5 stelle e al centro-sinistra».
La situazione sta sfuggendo di mano ai fittiani, che stanno finendo per azzannarsi l’un contro l’altro armati. Probabilmente, l’intervento del deputato fittiano è concordato con Raffaele Fitto, anche nella parte in cui lancia un messaggio a Paolo Perrone e agli altri fittiani che sono usciti sulla stampa in questi giorni: si tratta di uno di quei messaggi che il destinatario può cogliere al volo anche senza essere nominato. «Sappiamo bene che possono esserci tentativi all’interno dei nostri partiti di mantenere divise le nostre formazioni, al fine di conquistare maggiori spazi personali, ma si tratta di posizioni miopi, prive di strategia, di prospettiva politica e soprattutto fini a se stesse – spiega il deputato CoR – Sono convinto che proprio da Lecce, dove l’intero centro-destra ha dato prova di una ottima capacità amministrativa, può partire quella ricomposizione politico programmatica del nostro schieramento che i nostri elettori invocano e che ci farebbe tornare protagonisti della politica, dei nostri territori e della nostra regione».
Insomma, Marti auspica che tutti tornino a pensare alle alleanze più che alle candidature personali. Eppure, lo stesso deputato fittiano lavora, giorno dopo giorno, alla sua discesa in campo per un posto da sindaco (ha dalla sua i consiglieri della sua lista civica e quelli del gruppo Lecce 2017): sembra che anche lui abbia cercato di conquistare, senza esserci riuscito, la fiducia di Forza Italia. Il deputato fittiano ha chiamato più volte Paride Mazzotta, con l’intento di entrare nella rosa di nomi di possibili candidati a sindaco forzisti da mettere sul tavolo del centrodestra. Paolo Perrone, invece, non fa molto affidamento sui forzisti e prova a conquistare consensi partendo dai consiglieri, ma nemmeno lui è riuscito a ottenere il placet della maggior parte su Congedo. È un braccio di ferro tra CoR, visto che in campo ci sono anche il vicesindaco Messuti e l’assessore Delli Noci. Di Attilio Monosi non si hanno più notizie: per ora resta in silenzio. «Il nostro elettorato si aspetta che ci si sieda al tavolo del centrodestra per trovare realmente la quadra con un programma e un candidato credibile. Non è più tempo di ambizioni personali e fughe in avanti»- spiega Francesca Mariano, capogruppo di Lecce 2017. Belle parole, ma, nei fatti, i fittiani non trovano pace: ormai è una questione di sopravvivenza politica.
Gaetano Gorgoni