di Gaetano Gorgoni
LECCE – Come il figliol prodigo in versione politica, Damiano D’Autilia prepara il terreno per un ritorno eventuale all’Udc: con i centristi c’è la sua socia di studio, Paola Bruno. Poi, sempre più vicino allo Scudocrociato, anche Vito Leone, che avrebbe dovuto candidarsi nella lista di Roberto Marti, Grande Lecce: ora, salvo nuovi colpi di scena, sarà nella lista leccese Udc, a supporto di Delli Noci. Non è sfuggita a nessuno la presenza di D’Autilia in una delle cerimonie dei centristi: l’ex presidente Alba Service è andato a fare gli auguri pasquali a Ruggeri, lo scorso sabato mattina, nella fabbrica di Muro Leccese, dove il senatore riceve tutti. C’erano tanti amministratori in quell’occasione, compresa Paola Bruno. Tra i dissidenti che stanno abbandonando il gruppo fittiano c’è Mino Solazzo, consigliere a Squinzano, che milita con Miccoli, ma si sta avvicinando a Longo dell’Udc, proprio attraverso Damiano D’Autilia. Insomma, l’attuale assessore all’Innovazione, che ha preso il posto del dimissionario Delli Noci, secondo alcune indiscrezioni, si starebbe facendo tentare insieme ad altri fittiani.
Si mormora che, dopo le amministrative leccesi, D’Autilia vorrebbe correre per il Parlamento. L’ex presidente di Alba Service non vuole candidarsi in Direzione Italia: chiude con Fitto e cerca di tessere i rapporti con Ruggeri, queste sono le indiscrezioni. Il partito dell’ex ministro di Maglie ha all’interno tutti gli assessori uscenti, che avendo più voti si confrontano con i loro pari. Ma D’Autilia non ci sta, la versione dei maligni sarebbe la seguente: ha fatto l’assessore solo per cinque mesi e non vuole confrontarsi con chi lo ha fatto per cinque anni. Eppure, la regola è che tutti i fittiani che hanno fatto gli assessori devono candidarsi in Direzione Italia.
In realtà, l’ex presidente di Alba Service aveva già rotto con i colleghi di Direzione Italia, perché il patto di sostituire Martini, siglato nel 2012, non è stato rispettato: è rimasto per mesi un semplice consigliere fino al contentino dell’ultimo periodo. Pur essendo uno di quelli che costituirono Lecce 2017, D’Autilia oggi non vede un futuro roseo tra i fittiani e potrebbe preparare l’addio ufficiale, insieme ad altri amici della provincia come Vito Leone. Eppure, Roberto Marti, assicura che l’ex presidente di Alba service resterà al suo posto: «Nonostante qualche titubanza, alla fine si candiderà con noi, nel centrodestra».
Sembra che il pressing del deputato fittiano stia funzionando. Damiano D’Autilia non conferma e non smentisce: «Stiamo ragionando sulle candidature. Le ragioni per cui ho preso le distanze, dai Cor prima e da Direzione Italia dopo, riguardano il sistema e il modo di prendere le scelte senza coinvolgermi e senza considerare il mio ampio elettorato: decisioni poco condivise, ferma restando la stima nei confronti di Raffaele Fitto. Io completo un percorso coerentemente e correttamente nel centrodestra, rispettando chi mi ha eletto, ma sul futuro non ci sono certezze. Oggi non è in discussione una candidatura con l’Udc. Per ora resto al mio posto rispettando il mio elettorato».