di Gaetano Gorgoni
LECCE – Sono giornate di grandi speranze per il centrodestra: i sondaggi dicono che correre uniti conduce a una vittoria sicura. Tutti d’accordo sulla corsa unitaria, tutti al lavoro per le postazioni migliori. Andrea Caroppo dialoga con i salviniani, ma attende per la scelta finale: resta capogruppo di Forza Italia. Per i fittiani, invece, due strade divergevano nel bosco della politica: quella a destra e quella al centro. Raffaele Fitto dialoga con tutti: anche se i voti ce li ha ancora, molti temono di essere fagocitati dalle sue truppe pugliesi. Ecco perché i vertici regionali di Noi con Salvini hanno espresso più di qualche perolessità, come hanno fatto anche i militanti di Fratelli d’Italia, quando circolava la voce di un patto con i fittiani.
Alla fine l’ex ministro di Maglie si ritrova a flirtare di nuovo con l’Udc: anche in questo caso si parla di un patto già chiuso. I democristiani sono bravi a tenere aperte tante strade e l’ex ministro è pur sempre un ex DC nell’anima. “In Puglia non ne sappiamo ancora nulla”- spiega l’assessore regionale Udc, Salvatore Negro. “Adesso stiamo lavorando a un accordo con l’area di centro: Udc, Parisi e altri” – conferma il deputato fittiano Roberto Marti.
Dunque, il ritorno di Fitto tra i centristi non è un’utopia, ma bisogna ancora discutere i dettagli: ci sono postazioni da assicurare ai colonnelli come Perrone prima del via libera definitivo. Intanto, i salviniani pugliesi tirano un respiro di sollievo e si concedono un pellegrinaggio a Pontida. I leccesi sono una decina. A Bossi negano la parola: niente invettive contro i meridionali, i temi sono diversi oramai. Niente secessione, l’obiettivo è il ritorno alla sovranità e il controllo dell’immigrazione.
“Ancora una volta militanti e dirigenti leccesi hanno incontrato sul pratone di Pontida Matteo Salvini, sempre più leader del centrodestra, sempre più leader del primo partito di centrodestra italiano – ha spiegato il segretario provinciale NCS, Leonardo Calò –
Questa trasferta però oggi aveva un sapore diverso: si fa sempre più concreto il progetto nazionale e si fa sempre più concreta la nostra leadership nel centrodestra. A riprova di ciò, non solo il grande interesse generale nei confronti del nostro movimento, ma anche e purtroppo l’attacco ad orologeria sferrato della magistratura nei nostri confronti.
Da domani si ritorna al lavoro nei territori dove, in vista della elezioni politiche, stiamo portando avanti una politica di rafforzamento anche attraverso il costante dialogo con amministratori, movimenti locali, associazioni e diverse sensibilità politiche che, si riconoscono in Matteo Salvini e nei nostri programmi.
Il nostro è un partito aperto a chi è stufo delle solite logiche e delle vecchie dinamiche, a chi sposa le nostre idee ed i nostri progetti!”.
Anche Noi con Salvini progetta in Puglia una lista forte per le politiche: insieme a Rossano Sasso ci potrebbe essere Andrea Caroppo e poi i vari segretari come il leccese Leonardo Calò. Tutti i partiti preparano le loro squadre. Ad esempio, gli uomini di Luigi Mazzei, segretario di Puglia Popolare scenderanno in campo in un braccio di ferro interno: tutti schierati col partito satellite (il cosiddetto “quarto petalo”per tentare il 40 per cento) di Forza Italia, Italia Civica, dove potrebbero convergere anche i centristi. Tutti convocati gli uomini di Cassano: Alfredo Pagliaro, Sandro Quintana, Luigi Mazzei, Adamo Fracasso e Antonio Renna, ex consigliere provinciale, ex sindaco di Alliste, oggi vicesindaco (ha preso 1180 voti su 6 mila abitanti). Se si dà un’occhiata agli aspiranti candidati, si rischia un tutti contro tutti dal difficile esito. Ma molti, nei vari partiti, faranno finta di essere in campo per poi tirarsi indietro, solo dopo un accordo col politico che sosterranno.