Tutti i calciatori sognano di essere paragonati al grande fantasista francese, non certo per il brutto episodio della finale mondiale del 2006 che ha macchiato la carriera del grande Zizù. Un parallelismo, che gli highlight del big match andato in scena ieri, tra Lecce e Catania, hanno confermato.
Siamo al minuto 63 con il Catania ancora in vantaggio per uno a zero. Curiale, strattonato da Cosenza che si era messo con il corpo a protezione del pallone per accompagnarlo sul fondo, reagisce, rifilando dapprima una testa (di lieve entità) ma poi accentuando l’episodio con un mano sulla faccia. Un contatto che non ha procurato ferite al roccioso difensore giallorosso, ma che a norma del regolamento poteva anche essere punito con il rosso diretto.
Il signor Maggioni, che ha arbitrato con grande personalità, puntuale anche nel concedere un rigore sacrosanto agli etnei, in quel preciso momento era di spalle e si è perso il fallo di reazione, sanzionabile con un cartellino ben diverso dal giallo, sventolato a tutti e due i protagonisti, motivo per cui non è possibile fare ricorso alla prova tv. Un gesto di stizza, comunque sgradevole, che poteva essere evitato e che non corrisponde al valore dei calciatori in campo. Peccato.