SECLÌ (Lecce) – Domenica, 18 marzo 2018, presso il Palazzo Ducale dei San Severino di Seclì, la Compagnia Teatrale “ LI SICHIGLIATI E…NON SOLO”, metterà in scena lo spettacolo “10, 100, 1000… scarpette rosse” ideato, organizzato e diretto da Salvatore Cardinale, in collaborazione con il Comune di Seclì, con la partecipazione del Centro Antiviolenza “IL MELOGRANO” della Comunità San Francesco che opera nell’Ambito territoriale Sociale di Nardò 3.
Interverranno: Il Sindaco Antonio Casarano, l’Assessore allo Spettacolo e alla Cultura, la dottoressa Enza Miceli del Centro Antiviolenza “Il Melograno”, il parroco, don Antonio Bruno.
“Una serie di monologhi, poesie, dialoghi e scritti personali saranno interpretati da Salvatore Cardinale, Giacomo Serra, Patrizia Casarano, Celestino Miglietta, Patrizia Donadei, Luigina Negro, con la partecipazione di Katiuscia Casarano ed Elizabeth Santos, intervallati e accompagnati dalla magia della chitarra del maestro Mattia Carluccio, curatore dei vari arrangiamenti, e dalla melodiosa voce di Andrea Greco”.
Ed ancora: «Lo spettacolo percorre le vicende umane di alcune donne vittime di umiliazioni, abusi e violenze, senza dimenticarsi dell’impatto sociale del ‘fenomeno femminicidio’. Nella speranza che cambiare atteggiamento è possibile, capire che si può dire di no, che solo grazie all’amore ci si può riscattare, il messaggio che si vuole trasmettere è che la sacralità della persona è al centro di tutto, inviolabile nei suoi diritti e nel suo corpo», afferma Salvatore Cardinale.
Una delle parole più diffuse, dagli articoli di giornale ai programmi televisivi e non solo, è la parola violenza, che può assumere significati e sfumature diverse: tutte, comunque, da condannare.
Dalla violenza fisica a quella psicologica, sessuale, verbale, mobbing, stalking, le definizioni potrebbero essere tante. Così come tanti potrebbero essere i ‘luoghi’ della violenza.
In particolare, la violenza contro le donne lascia, sempre, col fiato sospeso, col nodo in gola. Basti pensare alla cronaca degli ultimi giorni, senza ripetere titoli di testate, nomi e cognomi delle vittime, immagini strazianti. Tanti i casi, tanto da porsi una domanda: «Dove sta andando l’umanità e quale sarà il suo futuro?». Le risposte, talvolta, mancano.
Studi statistici nei paesi industrializzati dimostrano che il 20-30% delle donne ha subito violenze fisiche o sessuali da un partner o un ex partner nel corso della vita. Il Consiglio d’Europa precisa che in Europa e nel mondo la violenza nelle relazioni intime è la principale causa di morte e di invalidità per le donne di età compresa tra i 16 e i 44 anni . Secondo l’OMS dal 40% al 70% delle donne vittime di omicidio sono state uccise dai propri partner.
Solo in Italia 5 milioni di donne ha subito violenze sessuali, circa 4 milioni violenze fisiche, 1 milione stupri o tentati stupri, circa tre milioni comportamenti persecutori e la lista potrebbe continuare.
Quando la parola fine a tutto ciò? È necessario dare voce al silenzio di molte donne.
Le possibili soluzioni le affidiamo agli specialisti, ma tutti, proprio tutti, siamo responsabili del cambiamento, della promozione di valori sani e autentici.
Una semplice proposta?
La cultura del rispetto, al di là di ogni differenza, di genere, etnica, religiosa, culturale.
10, 100, 1000… scarpette rosse, non per denunciare, ma per camminare insieme, uomini e donne. Il rosso è il colore del cuore, il colore dell’amore e non della morte.
10, 100, 1000 mani alzate per dire, uniti, stop alla violenza, ad ogni forma di violenza!
Manuela Marzo