LECCE – In queste ore si sta diffondendo il video in cui emerge lo stato di degrado della stazione della città (per guardarlo cliccate sull’immahimè): è diventato un dormitorio a cielo aperto dove senzatetto e qualche ubriaco si rifugiano per trascorrere diverse ore della giornata. La questione è molto delicata dal punto di vista della sicurezza e dell’igiene: ultimamente quella zona di Lecce non è percorribile con serenità in certe ore della notte o la mattina presto. Il problema è antico e sarebbe stato risolto con Masseria Ghermi e una navetta sempre pronta a trasportare i senzatetto nell’ora di pranzo e di cena, ma poi è scoppiata l’emergenza immigrati e sembra che questo servizio non sia fruibile da tutti i senzatetto. Comunque, la stazione è diventata un luogo poco sicuro in certe ore. Gaetano Messuti, intanto, replica all’assessore alla Polizia Municipale, Sergio Signore, che ieri ha affermato che in città è tutto sotto controllo e i pattugliamenti sono aumentati.
“L’opposizione a Palazzo Carafa Caro Sergio Signore, mi accusi di non conoscere la città! – attacca l’ex vicesindaco – Mi chiedo se la poltrona da assessore non ti abbia impedito di vivere quella quotidianità dalla quale io ho scelto di non allontanarmi mai! Il video che ti prego di guardare è stato girato questa mattina dal figlio di un nostro concittadino che ogni mattina alle sette trova la stazione in questo modo! Sotto i nostri occhi è evidente non solo un’emergenza sicurezza ma anche un’emergenza sociale! Ma hai ragione ….. voi conoscete benissimo Lecce…. dalla finestra di Palazzo Carafa sembra tutto perfetto… siamo noi che in strada vediamo il far west…. peccato che i cittadini vedano la stessa cosa. Credo sia opportuno alla luce del bipolarismo interno che sta caratterizzando l’operato di questa amministrazione, la quale da un lato dice di conoscere Lecce ma dal altro allo stesso tempo non riesca a verderne le problematiche e quindi si rende incapace di proporre soluzioni, convocare una tavola rotonda aperta alla presenza di associazioni, movimenti civici, cittadini e rappresentanti degli organi studenteschi, per discutere di reali emergenze cittadine e stilare un documento con tutte le problematiche vissute ed analizzate dai cittadini stessi, relazione che protocolleremo e sottoporremo al Sindaco. Mi farò portavoce e promotore di questa iniziativa, fungendo da anello di congiunzione tra una realtà vera, quella cittadina appunto, ed una realtà virtuale, quella che caro Sergio cercate di propinare senza troppo successo ai cittadini ormai stanchi”.