SANNICOLA – “In paesino di 5000 abitanti ha ben due asili chiusi. Può essere un record? A Sannicola (Le) c’è un senso di disagio legato alla presenza di ben due edifici scolastici che non possono essere fruiti dalla popolazione. Lo storico asilo di San Simone, chiuso da anni, è abbandonato a se stesso ed è coperto da un telone verde che copre lo stato pietoso in cui versa agli occhi dei passanti. In passato era stato messo in vendita, senza trovare acquirenti. La seconda struttura nuovissima, un vero gioiellino per l’educazione dei piccoli (alle pareti dipinti del noto pittore Fabio De Donno, da anni ospite fisso nelle pagine di ‘Smemoranda’), tutte le norme di sicurezza a posto, situato in un luogo arioso e soleggiato…vive anche nell’abbandono”.
Piergiorgio Pisanello è furibondo, insieme ad altri genitori che vorrebbero i servizi attivi. Il nuovo asilo è stato inaugurato e assegnato in gestione, ma resta chiuso. “Le famiglie, sempre più in affanno per la crisi economica e per i disagi legati all’educazione dei figli, avevano trovato un’agenzia educativa di pregio (destinata all’hinterland gallipolino), ma i servizi essenziali che poteva offrire non trovano esplicazione. I genitori vorrebbero capire per quale motivo, una struttura all’avanguardia, resta chiusa e abbandonata al proprio destino dopo essere stata inaugurata e data in gestione” – protestano i cittadini. “Ognuno ha diritto ad un’istruzione. L’istruzione dovrebbe essere gratuita, almeno a livelli elementari e fondamentali. L’istruzione elementare dovrebbe essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale, dovrebbero essere generalmente fruibili, così come pure un’istruzione superiore dovrebbe essere accessibile sulle basi del merito – citano l’aricolo ART. 26 della DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UMANI”.
“La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno 0tt0 anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.“ (ART. 34 COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA).
Il problema, però, non si può risolvere con uno schiocco di dita, a quanto pare: ci sono tutta una serie di procedure burocratiche, anche a garanzia del gestore, da rispettare. Innanzitutto, c’è da premettere che la competenza del gestore non del Comune di Sannicola. È stata già fatta la delibera di risoluzione contrattuale. Ora il Comune attende le spiegazioni del gestore. Siccome è iniziata la fase propedeutica alla risoluzione del contratto: se non ci saranno le dovute risposte, il bene sarà affidato a qualcun altro”. I funzionari del Comune di Sannicola non conoscono ancora il problema che ha impedito l’apertura di un asilo sul quale sono stati investiti i soldi della collettività.