LECCE – “Personalmente la ritengo un’opera inutile. Ma c’è un trattato ratificato da 5 anni”. Sono le parole pronunciate da Barbara Lezzi in un’intervista al Mattino. Sono bastate queste affermazioni a scatenare il vespaio tra i suoi detrattori. “La neo ministra per il Mezzogiorno, Barbara Lezzi, sta cominciando a prendere contatto con la realtà e ha, finalmente, scoperto che il gasdotto Tap viene realizzato perché qualche anno fa è stato sottoscritto un ‘contratto internazionale’ tra i vari soggetti interessati, Italia compresa, di cui ‘bisogna prendere atto’. Se non lo si voleva o si volevano condizioni diverse di realizzazione era in quella sede che bisognava intervenire. Ora che è quasi concluso, non ci si può tirare indietro, sia per la credibilità dell’Italia sia per le ingentissime spese da rimborsare, forse superiori ai costi per concluderlo”. Lino De Matteis, giornalista di lungo corso vicino agli ambienti di sinistra e Fritz Massa del Pd si stanno accanendo impietosamente sulla ministra del sud Barbara Lezzi. La questione Tap è una bomba che rischia di esplodere tra le mani del governo. C’è un patto internazionale sottoscritto dall’Italia: “Lo ha ‘scoperto’ solo ora, perché durante la campagna elettorale era molto più redditizio per rastrellare voti infiammare gli animi contro quel progetto – tuona De Matteis- Anche sull’Ilva il M5s sta cominciando a scoprire la realtà, poiché la stessa ministra Lezzi ha ammesso che su Taranto bisogna ‘conciliare occupazione e salute dei cittadini’, ma in campagna elettorale i grillini hanno preferito sostenere la tesi molto più redditizia elettoralmente della chiusura, come ancora sostiene il solo Grillo”.
“I proverbi non sbagliano: meglio tardi che mai – rincara la dose Fritz Massa –
Ora nessuno dimentichi, dal Presidente Michele Emiliano ai Sindaci del territorio, che è indispensabile una fortissima iniziativa politica, sociale e istituzionale per i diritti del territorio: investimenti, tutela ambientale, lavoro; tutti insieme per contrastare il rischio che l’opera si faccia e poi…buona notte ai suonatori.
Chiunque continuerà a vaneggiare di un possibile spostamento dell’approdo si definisce da solo: demagogo e un imbroglione”.