F.Oli.
GALLIPOLI (Lecce) – Muove i primi passi l’inchiesta sulla morte del neonato deceduto subito dopo il parto il 3 ottobre scorso nel reparto di ginecologia-ostetricia dell’ospedale di Gallipoli. Nella giornata di sabato il medico legale Antonio Carusi, affiancato dal ginecologo Giuseppe Lanzillotti, ha eseguito l’autopsia i cui risultati saranno depositati nei prossimi 60 giorni. All’esame autoptico erano presenti anche i consulenti di parte, tra cui il ginecologo Pier Luigi Sozzi e il medico legale Francesco Faggiano per alcuni dei cinque medici indagati.
Sotto inchiesta con l’accusa di concorso in responsabilità colposa per morte in ambito sanitario sono finiti due dottori del reparto di ginecologia-ostetricia dell’ospedale “Sacro Cuore di Gesù”, altrettante anestesiste e il ginecologo di fiducia della giovane mamma sottoposta al taglio cesareo e finita in rianimazione subito dopo l’intervento. La donna, K.R., 31enne di Gallipoli, sta meglio. Non appena le sue condizioni di salute sono gradualmente migliorate una psicologa ha avuto l’ingrato compito di comunicarle per il suo terzo figlio, Nicholas, non ce l’ha fatta. Proprio nella giornata di ierisi sono svolti i funerali del piccolo deceduto dopo appena tre ore dalla nascita.
Secondo quanto contesta il sostituto procuratore Maria Consolata Moschettini, la giovane mamma è stata sottoposta con urgenza dalle 15.30 alle 16.15 ad un intervento di taglio cesareo eseguito da due dottori e due anestesiste. Secondo la Procura, “per colpa consistite con negligenza, imprudenza e imperizia, per inosservanza delle raccomandazioni previste dalle linee guida” cagionavano la morte del neonato Nicholas nato alle 15.35 e deceduto alle 18.00 presso l’ospedale “Vito Fazzi” dove il piccolo è arrivato in arresto cardiorespiratorio con asfissia grave.
Saranno ora gli accertamenti disposti dalla magistratura a fare luce sulle cause e le eventuali responsabilità per la morte del piccolo. I medici sono difesi dagli avvocati Luigi Covella, Ladislao Massari, Giuseppe Bonsegna e Silvio Caroli. Le parti offese, invece, sono assistite dall’avvocato Speranza Faenza.