di Flavio De Marco
La Salernitana di Gregucci, non proprio al top mette in campo il suo 3-4-3 con Micai, Mantovani, Perticone, Gigliotti; Pucino, Akpa Akpro, Castiglia, Vitale; Anderson D., Anderson A., Jallow. Classico, ma, cangiante 4-3-1-2 per Liverani con Vigorito; Fiamozzi, Lucioni, Meccariello, Calderoni; Petriccione, Tachtsidis, Scavone; Mancosu; Palombi, Falco.
Bastano solo quattro minuti per i giallorossi per far vedere la propria stoffa: Mancosu goleador, questa volta rispolvera un bolide dei suoi, palla sotto l’incrocio e vantaggio Lecce. Un quarto d’ora di Lecce in fase di esaltazione delle proprie qualità e Tachtsidis mette in mostra i suoi piedi buoni: palla invitante per Palombi che chirurgicamente realizza il raddoppio. Gregucci corre ai ripari, fuori Akpa Akpro e dentro Minala. La Salernitana non può contare sulla condizione fisica dei nuovi arrivati e, quindi, si getta in avanti sperando su qualche “numero” dei calci piazzati. Il Lecce quando inizia a martellare diventa bello e veloce, quando si chiude lo fa con ordine e risolutezza, tutti ingredienti che “sballano” gli avversari.
Bastano solo quattro minuti per i giallorossi per far vedere la propria stoffa: Mancosu goleador, questa volta rispolvera un bolide dei suoi, palla sotto l’incrocio e vantaggio Lecce. Un quarto d’ora di Lecce in fase di esaltazione delle proprie qualità e Tachtsidis mette in mostra i suoi piedi buoni: palla invitante per Palombi che chirurgicamente realizza il raddoppio. Gregucci corre ai ripari, fuori Akpa Akpro e dentro Minala. La Salernitana non può contare sulla condizione fisica dei nuovi arrivati e, quindi, si getta in avanti sperando su qualche “numero” dei calci piazzati. Il Lecce quando inizia a martellare diventa bello e veloce, quando si chiude lo fa con ordine e risolutezza, tutti ingredienti che “sballano” gli avversari.
Il Lecce riparte subito alla grande e i padroni di casa sono costretti ad un fallo in area (sospetto rigore) ai danni di Scavone. Liverani invoca il tiro dal dischetto, ma, nulla da fare. La Salernitana affida a Jallow qualche soluzione che appare troppo isolato e non supportato. Al minuto cinquantacinque proprio l’attaccante campano si insinua in area di rigore e tira sopra la traversa cogliendo un cross interessante. Di Gennaro prende il posto di Puccino per propiziare maggiore incisività alla manovra dei campani. Liverani, dalla sua, richiama Palombi per Pettinari. Proprio il nuovo entrato si esalta con una serpentina in area che semina il panico nell’area della Salernitana ed il Lecce sfiora il tris. Il forcing giallorosso continua: questa volta è Calderoni che si avvicina al gol sfruttando i vuoti della difesa di casa.
Bisogna aspettare il minuto settanta per vedere il gol della Salernitana: Anderson accorcia le distanze sfruttando una mischia. Gregucci ci crede, dentro Bocalon al posto di Castiglia. Qualche brivido il Lecce se lo procura, ma, alla fine, nonostante ben cinque minuti di recupero, i giallorossi espugnano l’Arechi. Ennesima dimostrazione della solidità di questo collettivo che ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di dare spettacolo e di convincere coi risultati.
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