Il fenomeno delle malattie sessuali maschili desta una certa preoccupazione fra gli esperti, perché è stato constatato che la loro diffusione è in crescita.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha evidenziato che la loro incidenza annuale corrisponde a 330 milioni di nuovi casi.
La fascia più colpita è quella dei giovani al di sotto dei 30 anni.
Tra le più diffuse ci sono la sifilide e la gonorrea, che sono entrambe patologie di origine batterica. In particolare la prima si presenta con la comparsa di una formazione tondeggiante sopra il glande, che tende ad ulcerarsi.
Se non si approntano le eventuali cure, la malattia può evolvere negli altri stadi, coinvolgendo tutto l’apparato genitale per questo motivo è molto importante non sottovalutare i sintomi che spesso possono essere indicatori di diverse malattie del pene.
La gonorrea è causata dal batterio gonococco, che si annida nelle mucose dell’apparato genitale. Causa, almeno nella fase iniziale, delle emissioni di secrezioni purulente.
Se viene trascurata, la malattia può diventare cronica e quindi tende a resistere alle terapie. Può provocare la sterilità.
La malattia sessuale di origine virale più conosciuta è l’Aids, dovuta al virus Hiv.
Quest’ultimo colpisce il sistema immunitario e lo rende incapace di difendersi da altre malattie. Esiste una differenza fondamentale tra contagio e sieropositività. La sieropositività corrisponde al periodo in cui il soggetto potrebbe trasmettere il virus. Tra l’uno e l’altro periodo può intercorrere un lungo lasso di tempo.
Sempre dovuto ad un virus è l’herpes di tipo II. Agisce sulle cellule delle mucose dei genitali esterni. Si manifesta con la comparsa di diverse vescicole che si rompono, liberando il virus. Le vescicole sono dolorose e generalmente la malattia comporta anche l’ingrossamento dei linfonodi inguinali.
Ricorrendo ad una terapia antivirale, si può evitare che insorgano delle nuove vescicole e si possono alleviare i sintomi dolorosi.
Altre malattie sessualmente trasmesse sono l’infezione da Trichomonas e quella da Chlamydia. Nell’uomo la prima infezione non è sempre sintomatica. Inoltre può ripresentarsi varie volte a causa dell’infezione determinata dal parassita che provoca la patologia.
L’infezione da Chlamydia interessa la prostata e fra i sintomi c’è la produzione di secrezioni giallastre soltanto nel periodo iniziale dell’insorgenza della malattia. Può essere considerata una fra le prime cause di sterilità.
Le malattie sessuali maschili si possono prevenire, cercando di evitare i rapporti a rischio e facendo uso del preservativo.
Una delle cause della diffusione di queste patologie è infatti ritenuta proprio la mancanza nell’uso di precauzioni durante i rapporti sessuali, specialmente fra i giovani, in particolare quando si ha a che fare con rapporti occasionali.