di Flavio De Marco
Il Crotone di Stroppa si presenta con Cordaz; Curado, Spolli, Golemic; Firenze, Rohden, Benali, Barberis, Tripaldelli; Simy, Machach. Il collaudato 3-5-2 dei calabresi si scontra col 4-3-1-2 di Liverani, in campo per il Lecce: Vigorito; Venuti, Lucioni, Meccariello, Calderoni; Petriccione, Tachtsidis, tabanelli; Mancosu; La Mantia, Falco.
La doccia fredda arriva per il Lecce da subito. Simy colpisce di testa in area, mentre Meccariello e gli altri difensori stanno a guardare. Troppo relax da parte della retroguardia leccese e buone doti, senza dubbio, dell’attaccante nigeriano. Quattro minuti, Spolli esce per un problemino con la lente a contatto ed il Lecce pareggia i conti: il vivace Tabanelli si inserisce e coglie un bel cross di testa e sigla l’1-1.
La gara è entusiasmante, continui capovolgimenti di fronte, Lecce sempre più votato al pressing. Minuto ventisei ed il Lecce approfitta della differente qualità dei calabresi, Mancosu di testa trafigge Cordaz. 1-2 per il Lecce. Anche il Crotone è stato troppo “leggero”. Al minuto trentatre Meccariello si vede annullare un gol in sospetto fuorigioco. Un fuorigioco millimetrico. Il Lecce continua ad attaccare e a proporsi. Falco, è programmato fisiologicamente per le ripartenze ed i padroni di casa soffrono notevolmente i suoi scatti, spesse volte fermandolo fallosamente.
Secondo tempo che vede Stroppa pronto ad un cambio, dentro Kargbo per Machach. Cordaz deve fare davvero i miracoli, su due occasioni nitide per i giallorossi: prima su Mancosu, poi su Tabanelli. Liverani porta la difesa a 5 per tentare di portare il risultato a casa, dunque, fuori Petriccione e in campo Marino. Samprisi al posto di Tripaldelli, fuori Rodien e dentro anche Zanellato: il tecnico dei calabresi si gioca tutte le carte. Marino e Calderoni a undici minuti dal termine si fanno beffare da Benali che alle loro spalle si inserisce e sigla il pareggio. Stroppa indiavolato spinge i suoi a continuare a crederci. Vigorito, sull’azione del gol si fa male, però, resta in campo. 2-2 e Lecce chiamato a giocare senza perdere il filo. Giornataccia per Marino che si perde Kargbo, contropiede del Crotone che rischia di fare il tris ai danni di un Lecce evidentemente stanco. Vigorito avverte il colpo precedente e chiede il cambio, dentro Bleve tra i pali.
Ben sei i minuti di recupero, ma il Lecce pur insistendo per tutto l’extra time non ha la forza di svoltare.
Resta solo il rammarico di non aver fatto bottino pieno per qualche distrazione ed anche a causa dell’essersi chiusi un pochino troppo. Adesso ben tre turni in casa faranno la differenza per la storia dell’intero campionato e senza girare troppo con le parole, per andare direttamente in paradiso.
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