LECCE – Quasi alla fine del campionato, è ormai assodato che la corsa per la A diretta vede in lizza tre candidate che, probabilmente, si contenderanno l’ambito riconoscimento solo nell’ultima giornata. Non abbastanza usuale questa lotta a tre ma rende merito a quelli che sono stati i valori espressi in questo torneo dove vi è stata una previsione confermata con il Palermo, una vecchia conoscenza della cadetteria con il Brescia, ed una sorpresa, perchè di questo si tratta, con il Lecce che sta lì per continuare la tradizione che vuole una neo-promossa fare il doppio salto dalla C alla A.
Veramente in tanti si sperava che fossero solo due le squadre ormai avvantaggiate ma, purtroppo per noi, il Palermo non ci ha dato una mano ottenendo una vittoria pesantissima a Benevento contro una squadra che da qualche settimana sta già preparandosi per i play off. Certo, in una fase così delicata del campionato, possono incidere sulla marcia di una squadra i favorevoli astri rappresentati dalla fortuna, ma definire fortuna le grandi parate del portiere Brignoli a Benevento non contribuisce a rappresentare una verità, quella cioè, che una squadra che punta in alto deve necessariamente partire con un portiere affidabile e Brignoli lo è, per doverosa informazione chiedere al Lecce.
Anche il Lecce ha iniziato il proprio campionato con un portiere affidabile, quale Vigorito, nonostante Cremona, e con tanti giocatori nuovi che, ben amalgamandosi, hanno raggiunto la consapevolezza di potercela fare perché è stata questa consapevolezza a far crescere il Lecce in maniera esponenziale nel secondo tempo con il Carpi (si pensi a tre reti in otto minuti!), annichilito letteralmente dopo aver cullato il sogno di una sorpresa tipo quella del 2013. Questa volta le cose sono andate diversamente ed hanno potuto godere di questa rivincita sportiva proprio i due migliori in campo Bleve e Falco, unici due “reduci” del 2013 che hanno assaporato più degli altri la rivincita fornendo un’elevata prestazione. A proposito, Bleve come Brignoli è stato bravo e non fortunato. Peccato che la partita con il Carpi ci abbia lasciato la giusta espulsione di Lucioni ma, certamente, saprà essere sostituito da altro elemento valido. Certo che in queste partite che mancano bisognerà tenere i nervi saldi per evitare, per quanto possibile, che si modifichi l’assetto di una squadra che sta giocando, e bene, a memoria.
Il Lecce sta fornendo prove rassicuranti, consapevole del rischio rappresentato dal turno di riposo alla penultima di campionato che in qualche modo spezza il ritmo acquisito. Comunque vada a finire, è doveroso precisare che il Lecce ha già conseguito alcuni importanti risultati: salvezza acquisita come da obbiettivo prefissato ad inizio di campionato, raggiungimento matematico della zona play off, forse auspicato ad inizio torneo ma, cerchiamo di largheggiare, augurandoci adesso una promozione diretta. Per quello già ottenuto, sono doverosi i ringraziamenti di tutti i tifosi e, per quello che si spera, necessitano quattro vittorie, quattro, contro Perugia, Brescia, Padova e Spezia.