PARABITA (Lecce) – Di fronte alle reiterate minacce, ai proiettili e alle intimidazioni nei confronti della famiglia Marco Cataldo ha preferito fare un passo indietro. I suoi sostenitori hanno fatto di tutto per convincerlo a non desistere. Non sono servite le rassicurazioni della Prefettura. Il clima a Parabita è irrespirabile: forse è troppo presto per le elezioni. La gestione commissariale dovrebbe andare avanti. Bisogna stanare chi ritiene di poter minacciare nell’ombra. Bisogna neutralizzare le personalità della zona grigia, colpire gli interessi economici della malavita.“Hanno proprio superato ogni limite – spiega amareggiato al telefono Marco Cataldo – Non credo che Parabita sia un paese mafioso, ma questa volta manca la serenità per proseguire in una campagna elettorale. Mi hanno minacciato di morte ripetutamente, poi sono passati alla mia famiglia. Ora basta”.
“Insieme a tanti esponenti della società civile parabitana, avevamo deciso di promuovere una lista civica, che mi vedeva candidato alla carica di Sindaco. Il mio impegno sociale e civile, legato soprattutto ai temi della legalità, mi ha portato in questi anni ad organizzare iniziative, senza avere mai remore o timore alcuno. Come noto, da diversi giorni sono stato oggetto di minacce rivolte alla mia persona, che hanno turbato la mia serenità.
I tanti attestati di stima, di solidarietà e di vicinanza dello Stato in tutte le sue espressioni, mi hanno dato la forza e la determinazione per andare avanti. Tuttavia – continua Cataldo – il clima di tensione ed intimidazione ha minato lo spirito propositivo, che ha sempre caratterizzato l’agire di tutto il gruppo. Sono convinto che Parabita ha bisogno di uscire dall’impasse in cui si trova, e per farlo ci sarebbe voluta lungimiranza, forza e serenità. Stati d’animo che mi sono venuti a mancare e che mi hanno portato a rinunciare nella giornata di oggi alla candidatura a sindaco.
Non avrei avuto infatti, la giusta determinatezza ad affrontare una campagna elettorale, che avremmo impostato sui temi della legalità e del fare senza scendere a nessun compromesso. Ringrazio tutti coloro che hanno creduto in me, nel progetto e in una Parabita migliore. Il mio alto senso di responsabilità però mi porta a fare una scelta dolorosa ma che so essere quella giusta per una comunità da troppi anni dilaniata da divisioni, astio ed interessi personali. Il mio auspicio è che la legalità sia l’elemento fondante su cui i candidati alla carica di sindaco baseranno la loro campagna elettorale.”