TAVIANO (Lecce) – Interessante e di forte attualità l’intervento tenuto da don Rocco D’Ambrosio a Taviano, presso il Palazzo Marchesale, sul tema “Partecipazione politica ed impegno nelle Istituzioni locali”, ieri 23 aprile 2019.
Ordinario di Filosofia Politica presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma, docente presso il Ministero dell’Interno e direttore delle Scuole di “Cercasi un fine”, ha invitato tutti, amministratori e cittadini, al senso di responsabilità e ad una partecipazione politica attiva, ‘informata’ e ‘formata’ .
Una premessa di poche parole, per colpire, con un colpo da maestro, l’attenzione dei presenti con l’immagine di Greta Thunberg ed una sua recente affermazione: “Dite di amare i vostri figli più di ogni cosa invece gli state rubando il futuro”. Un fenomeno che insegna, che ha da dire anche agli adulti, richiamandoli al loro impegno, spesso ‘sfumato’, ad un processo di cambiamento che parte anche dal basso. O soprattutto. Il concetto di riforma non è ‘dono politico’, concessione, ma consapevole conquista dell’elettore e dei rappresentanti politici.
Poi il sottile passaggio dal fenomeno contemporaneo ad una citazione di Hannah Arendt “Oggi la politica consiste in effetti nel pregiudizio verso la politica”. Una frase che fa pensare, riflettere e annuire. Afferma il professor Rocco D’Ambrosio: «La sfiducia, associata al disimpegno sociale di molti cittadini, diventa preoccupante in quanto sta evolvendo in assenteismo elettorale con delega in bianco a chi può appropriarsi della gestione della cosa pubblica con arroganza e spregiudicatezza». Una frase dura, che non rimanda ad altro o all’altro, ma al proprio coinvolgimento, sovente dissimulato, spesso dormiente.
Non solo parole e teorie, ma una proposta di itinerario concreta e accessibile a tutti. Tre parole chiave: formazione, partecipazione, responsabilità, per un’educazione politica che si esprima in termini di relazionalità e comunicazione.
L’articolo 48 della Costituzione della Repubblica Italiana che ha introdotto il suffragio universale e il n. 75 della Costituzione pastorale ‘Gaudium et Spes’ del Concilio Vaticano II che dà valore e ‘calore’ a tale diritto: «si ricordino perciò tutti i cittadini del diritto, che è anche dovere, di usare del proprio libero voto per la promozione del bene comune». Ne consegue la necessità e l’urgenza della partecipazione alla vita dei partiti, che ne “determinano la strutturazione del voto, il reclutamento del personale politico, la programmazione o formazione delle policies cioè delle politiche dei governi”.
In una società impastata di ‘fantuttismo’ che giustifica condotte in forza del fatto che ‘così fan tutti’ divenendo – chiarisce D’Ambrosio – ‘cosifantuttismo’, è improrogabile l’urgenza dell’educazione alla responsabilità, dinanzi a tali allarmanti criticità.
Formare alla responsabilità, sulle indicazioni di Emmanuel Mounier: ‘uscire da sé’ , superare il proprio egoismo, narcisismo e individualismo, “decentrarsi per divenire disponibile agli altri”; ‘comprendere’, porsi anche dal punto di vista dell’altro, “abbracciare la sua singolarità con la mia singolarità in un atto di accettazione e in uno sforzo di fusione”; ‘prendere su di sé, assumere’, il destino, la sofferenza, la gioia, il dovere degli altri, “sentir male al proprio petto”; ‘dare’, perché l’economia di una persona è quella del dono e non della compensazione e del calcolo del proprio vantaggio. Ed infine ‘essere fedele’ : “la fedeltà alla persona, amore, amicizia, sono dunque perfetti soltanto nella comunità”.
Si può educare alla responsabilità con la promozione e il sostegno di scuole di formazione politica presso le amministrazioni locali e le comunità ecclesiali. La buona politica, come insegna Papa Francesco, è “veicolo fondamentale per costruire cittadinanza e opere” e, se “attuata nel rispetto fondamentale della vita, della libertà e della dignità“, può diventare una “forma eminente di carità“, di cittadini attivi, di politici seri, fidati e consapevoli, di adulti ‘in-formati’, di giovani in un cammino di senso, in “cercasi un fine”.
Manuela Marzo