LECCE – Blocco Studentesco, il gruppo studentesco di destra ha intenzione di fare dura opposizione alle proposte di Link e di Studenti Indipendenti discusse ed approvate durante il CDS del 26 Aprile finalizzate a “ostacolare l’avanzata del neofascismo”.
“Continua l’opposizione più ferrea da parte degli studenti dell’Università del Salento militanti nel Blocco Studentesco alle misure proposte dalle associazioni “Studenti Indipendenti – UDU” e “Link Lecce – Coordinamento Universitario” per contrastare “l’ondata nera che attraversa il nostro Paese” e che prevedono la modifica del Regolamento per il sostegno alle attività associative degli studenti e dello Statuto stesso dell’Università del Salento. Misure che, a seguito dell’istituzione di un gruppo di lavoro condiviso tra le due associazioni, andranno a coagularsi in un inedito e pericoloso sistema normativo completo di controlli e sanzioni che va ben oltre ciò che è costituzionalmente consentito”.
“Apprendiamo senza alcuna sorpresa che le due maggiori realtà antifasciste dell’Ateneo, in collisione praticamente su tutto, abbiano invece trovato un accordo in seno al Consiglio degli Studenti per elaborare un sistema-bavaglio per chiunque non intenda dichiararsi antifascista”, dichiara il Blocco Studentesco in una nota.
“Vogliono farci tornare agli anni di piombo, all’inquisizione, ai tribunali rossi post 25 Aprile 1945 – continua la nota diffusa dal movimento – millantano uguaglianze, difesa della democrazia, tutela del diverso mentre vogliono di fatto azzerare il confronto associazionistico, appiattendolo su una mera retorica antifascista, anziché rispettare la pluralità di voci, liberamente e legalmente presenti tra gli studenti e democraticamente elette dagli studenti stessi.”
“Trovo irriverente il rammarico di un consigliere UDU, per aver riscontrato la presenza di universitari non antifascisti in seno al CdS stesso, e lo informo della presenza di tanti studenti comuni che la pensano in egual modo – commenta poi Sveva Ancora, Presidente di Blocco Studentesco Università, che aggiunge – forse, dopo aver controllato le associazioni studentesche e i loro soci “non allineati” al pensiero unico, vorrà inaugurare le fasi di monitoraggio anche per loro. In ogni caso, continueremo ad opporci con sempre maggior decisione a queste iniziative, per vie istituzionali e legali ma anche e specialmente con la presenza sul campo dei nostri militanti, per affermare il nostro diritto ad esistere, associarsi ed esprimere il proprio pensiero.”