di Flavio De Marco
LECCE – È una di quelle ex promesse del calcio italiano, classe 1990, attaccante di razza, muove i primi passi nella Juve e poi la “gavetta”, poi la serie A, il Milan, poi valanghe di gol col Teramo e col Pescara, insomma un giocatore di “categoria”. Gianluca Lapadula ha vissuto molto della parabola calcistica, compresa una breve esperienza con la nazionale italiana.
Di origini pugliesi, questo giocatore ha voglia di riscatto, di dimostrare di aver superato le “crisi” e gli infortuni. L’esperienza col Genoa, non proprio esaltante lo ha visto tra quelli che ha battagliato per la salvezza: col Lecce sarà lo stesso? Chissà. Un giocatore che arriva al Milan ed in Nazionale non ci arriva per caso. Di esempi analoghi a Lecce vi sono stati, come quel Cristiano Lucarelli che proprio da Lecce risalì la sua china, a livello personale, quindi, esaltandosi con le squadre con cui ha giocato.
Si auspica che Lapadula possa vivere questo destino o giù di lì. Si auspica che la rabbia di questo attaccante maturo sia autentica e si tramuti in energia positiva. Attaccante “fisico” se ben supportato ed ambientato può dare molto. Poi c’è Liverani, non dimentichiamo che il gioco del nostro allenatore può giovare a Lapadula. Chi lo ha voluto, con la formula del prestito, ha centrato questo obiettivo: l’essenziale e l’utile per i giallorossi, un’operazione intelligente, una “scommessa” vera e propria.
“Appena ho sentito la parola Lecce non ho esitato un solo istante. L’entusiasmo che si respira in questa città è coinvolgente. Negli ultimi due anni ho lottato per la salvezza, questo mi è servito molto per fare esperienza”.
Sono le prime parole da neoleccese di Gianluca Lapadula, che è stato presentato nello stadio di Via del Mare. Accompagnato dal ds Mauro Meluso, per il quale “Lapadula ha rappresentato una primissima scelta, fortemente voluto dalla società”, il calciatore ha ripercorso a grandi linee la propria carriera.
“Dopo l’annata di Pescara ho avuto dei problemi fisici che hanno condizionato il mio rendimento. Anche al Genoa ho accusato vari acciacchi, stavo bene solo nel periodo del Milan. Spero di poter essere il calciatore che ha chiuso al Genoa con le ultime 4-5 partite disputate, nelle quali ho potuto dare il massimo. Adesso fisicamente sto bene”, sottolinea. “Le aspettative con il Lecce? Avevo bisogno di un ambiente come questo, perché arrivo da due stagioni difficili”, conclude.