GALLIPOLI (Lecce) – Scacco matto al capo della banda di ladri che ha messo a segno il colpo al “Centro Scommesse Sisal Match Point” di Gallipoli, e con ogni probabilità, anche di altri 15 furti, alcuni dei quali tentati. Si tratta di Salvatore Piro, 47enne gallipolino, arrestato, in esecuzione di ordinanza custodia cautelare, dagli agenti del commissariato locale.
Almeno sedici sono stati i furti, alcuni dei quali tentati, e che sono stati denunciati, ma che potrebbero essere di più. Nel mirino della banda sono finite cinque abitazioni, quattro chiese, due centri scommesse, due istituti scolastici, un villaggio turistico, un rivenditore di tabacchi ed un distributore automatico di bevande. Una vera e propria escalation di furti aggravati perché commessi con violenza sulle cose, con volto travisato ed in concorso con tre o più persone.
Le indagini che hanno portato verso il 47enne, sono scattate dopo il colpo avvenuto nella notte tra il 4 ed il 5 gennaio, quando la banda, dopo aver scardinato la serratura di una saracinesca, e rotto un vetro di un pozzo luce, si è calata con una fune annodata all’interno di un immobile, praticato un foro molto ampio (circa 75 x 60 cm.) nel muro del palazzo adiacente a quello del centro scommesse “Sisal Match Point”. Una volta dentro, con arnesi da scasso, ha forzato la cassaforte contente circa 15.000 euro, portandola via con un carrello sollevatore a due ruote.
L’attività investigativa iniziata nei primi giorni del mese di gennaio 2019, seppur non particolarmente lunga nonostante i numerosi furti commessi nell’arco di 5 mesi, è stata complessa perché la banda ha sempre agito con particolare attenzione, senza mai lasciare tracce ed arnesi da scasso.
Tutti i colpi sono stati pianificati nei minimi particolari. Il bottino comprendeva un po’ di tutto: ori, denaro in contanti, argenteria, computer, attrezzatura da lavoro (trapani, chiavi da officina, ecc.) e oltre 50 litri di olio d’oliva.
Il riscontro investigativo si è basato fondamentalmente su un frammento di impronte digitali che uno dei malviventi ha impresso sul vetro all’atto dell’effrazione. Un rilievo dattiloscopico determinante nella svolta delle indagini, che grazie all’attività di comparazione delle impronte digitali eseguita è stato possibile individuare l’autore del colpo.
Le indagini di polizia giudiziaria, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica Maria Vallefuoco, hanno portato all’arresto in carcere, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Lecce, del 47enne gallipolino che risponde del reato di furto aggravato commesso con violenza sulle cose, con volto travisato ed in concorso di tre o più persone.
Continuano, da parte degli agenti del Commissariato di Gallipoli le indagini finalizzate a rintracciare i complici dei restanti furti.