LECCE – Il 26 agosto è forse il giorno più importante per Lecce e, forse anche, per la sua provincia che con i suoi abitanti ne invade le vie. È il giorno che celebra il Santo patrono che, assieme a San Giusto e a San Fortunato, compatroni della capitale barocca, sono i simboli religiosi della città.
Proprio oggi, al termine della tre giorni di festeggiamenti cittadini, il giorno di Santo Oronzo, il Lecce torna in serie A e lo fa sfidando a Milano l’inter di un altro leccese: Antonio Conte. Associare sacro e profano non è qualcosa che ci appartiene, ma in maniera ironica e senza voler offendere nessuno, anche e sopratutto per la stima verso un leccese che è diventato uno dei migliori professionisti al mondo nel suo ambito, tornava in mente quel coro dello stadio in cui veniva chiesto a “Santu Ronzu” di intervenire sui leccesi rinnegati; quelli in pratica che, in maniera lecita, tifano per le big del Nord Italia.
Il giorno del ritorno in Serie A del Lecce, è il giorno della sfida del Lecce ad un leccese che guida una big del Nord Italia ed è anche, e soprattutto, il giorno di Sant’Oronzo. In maniera scherzosa ci auguriamo che il Santo patrono della città intervenga nel suo giorno con un paio di fulmini contro i rinnegati, che, come detto, tali non sono ma professionisti di primissimo livello, magari sotto forma di gol nella porta dell’Inter. Ecco, sarebbe davvero un miracolo sportivo, e forse non solo.
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