Sampdoria alla ricerca del riscatto casalingo col 4-3-1-2, Ranieri mette in campo Audero; Depaoli, Colley, Ferrari A., Murru; Vieira, Ekdal, Barreto; Bertolacci; Bonazzoli, Quagliarella.
Lecce rivoluzionato nei singoli, rispetto alla gara contro la Juve, con Gabriel; Meccariello, Lucioni, Rossettini, Dell’Orco; Petriccione, Tachtsidis, Tabanelli; Shakhov; Lapadula, Falco. Modulo 4-3-1-2, come di consueto.
La Samp vuole spaventare i giallorossi, ma, dopo un timido tentativo di Bonazzoli, ben intercettato da Lucioni, è il Lecce a riversarsi in attacco: sugli sviluppi di un’azione corale in area doriana, Lapadula sigla il suo primo gol con la maglia del Lecce, il suo piatto sinistro preciso non perdona. 0-1 ed il Lecce è avanti. La Sampdoria con Barreto e con Bonazzoli si rende insidiosa: Gabriel, come al solito, vigila con prontezza.
Sullo scadere del primo tempo il Lecce, dopo una grande manovra offensiva porta Falco a colpire la traversa, sospetto fallo di mano di De Paoli in area, grande confusione con rigore assegnato al Lecce, ma, la Var smentisce tutto e si continua a giocare: nessun rigore e tutti negli spogliatoi per la pausa.
I primi dieci minuti del secondo tempo sono all’insegna del calcio “a viso aperto”. Liverani fedele al suo credo non si chiude e la Samp, fatalmente, si scopre: Falco sfoggia i suoi numeri e fornisce a Lapadula spunti per il raddoppio. Ranieri cambia le carte in tavola, fuori Bonazzoli per Rigoni e Bertolacci per Leris. Nel Lecce dentro Babacar per Lapadula e Mancosu per Shakhov. Quando mancano venti minuti dal termine, espulso Tachtsidis a causa di un fallo tattico e per somma di ammonizioni il greco finisce sotto la doccia, Lecce in dieci. Il Lecce fa fisiologicamente fatica in dieci uomini, ad otto minuti dal fischio finale i padroni di casa sfiorano il pareggio con un tacco intuitivo di Quagliarella, intercettato in extremis dalla retroguardia leccese. Sempre Quagliarella, di testa, gira un pallone pericoloso di poco a lato. Dentro Rispoli per uno stremato Meccariello. I doriani spingono e nel recupero, ben quattro i minuti di extra time, è Ramirez a svettare di testa su calcio d’angolo ad incornare per il pareggio: inutile la deviazione di Petriccione dietro la linea.
L’ammonizione di Tachtsidis seguita all’esplosione dello stesso non ha giovato alla tenuta complessiva della compagine di Liverani. Tuttavia il pareggio è un ottimo risultato contro una squadra, la Samp, alla ricerca di ritrovarsi. Un pizzico di fortuna avrebbe portato i salentini al trionfo. Appuntamento casalingo contro il Sassuolo per il prossimo turno.