ROMA – Un salentino alla guida della Cassazione. Giovanni Salvi, attuale Procuratore generale di Roma, è stato nominato Procuratore generale della Suprema Corte dal plenum del Csm presieduto dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
A maggioranza, Salvi ha battuto il Pg di Napoli, Luigi Riello, e l’avvocato generale della Cassazione, Marcello Matera. Il nuovo procuratore generale prende il posto di Riccardo Fuzio, che a luglio si era dimesso dopo essere stato indagato dalla procura di Perugia per rivelazione di segreto d’ufficio, a latere dell’inchiesta sul pm romano Luca Palamara.
Giovanni Salvi, nato a Lecce 67 anni fa, è in magistratura da 40 anni. Approdato alla Procura di Roma nel 1984, ci è rimasto per 20 anni costruendo una lunga ed importante carriera. In questo periodo di tempo si è occupato di indagini delicate, come quelle sulla strage di Ustica, gli omicidi di Mino Pecorelli e Roberto Calvi e di inchieste sui Nar e le Br.
Nel 2002 Salvi è stato eletto componente togato del Consiglio superiore della magistratura. Procuratore generale di Catania dal 2011, ruolo che lascia nel 2015 per tornare a Roma da procuratore generale nominato all’unanimità dal Csm, che quest’oggi lo elegge a capo della Cassazione, nell’ambito della quale aveva già lavorato con funzione di sostituto procuratore generale, dal 2007 al 2011.