“L’ho preso in giro durante l’allenamento. Gli ho detto: “ma è possibile che non hai ancora segnato in campionato?”. Sorride Liverani e subito dopo la partita del suo Lecce contro la Spal, confida le battute che si fanno durante l’allenamento e che lui stesso aveva fatto a Majer “l’ho preso in giro e mi ha ripagato con un goal e procurandosi un calcio di rigore” ha detto il mister con aria soddisfatta.
Un aneddoto raccontato dall’allenatore che rende l’idea di quanto sia sano e disteso il clima nel gruppo dei giallorossi.
Liverani arriva in sala stampa con un atteggiamento consapevole dell’ottimo risultato del bottino pieno contro la diretta concorrente, ma non rilassato:
“Abbiamo faticato nel primo tempo a capire come fare. Siamo un po’ ingenui, eravamo a favore di vento e avremmo dovuto verticalizzare di più e mettere pressione. Invece facevamo esattamente il contrario. So che chiedo tanto, ma dobbiamo migliorare anche in questo”
L’atteggiamento che fa di un gruppo una squadra in campo
“ Bisogna credere nelle qualità del compagno – dice – e loro lo fanno”
Poi il mister si sofferma sul percorso del Lecce
“A volte vogliamo tutto e subito, ma per certi risultati ci vuole tempo, tempo per capire che gli altri non solo te la può giocare, ma puoi anche vincere – spiega – la mia squadra 18 mesi fa era in serie C, oggi è in serie A. Ci vuole tempo per adeguare le prestazioni e nella testa dei giocatori deve scattare qualcosa”
Quel qualcosa è complesso da spiegare, in soldoni significa “Non siamo inferiori a nessuno” e Liverani racconta
“Dopo il Torino abbiamo avuto un marcia in più. Oggi abbiamo un gruppo adeguato per affrontare le partite. Perdiamo Falco (ha un problema al retto, si capirà l’entità del problema tra 48 ore ndr) e la squadra riesce a non accusare il colpo. Abbiamo gente di qualità di voglia di attaccare la porta. In serie A se non entri in porta con 4-5 giocatori è impossibile portare a casa la vittoria”
Dicembre, un mese da dimenticare per i problemi legati all’infermeria e ai rincalzi naturali, che non c’erano
“Oggi ho un gruppo adeguato per gestire le partite, ma il mese di dicembre è stato davvero difficile – ammette Liverani – Sapevo che con la squadra al completo potevamo migliorare. Il Lecce ha una società con i conti a posto. È un gioiello questa società; per questo sapevo che era difficile prendere giocatori di serie A. Il lavoro che si doveva fare era un altro e con un po’ di impegno ce la stiamo facendo”
Tre vittorie consecutive nella massima serie. Non accadeva dal 2004, allora sulla panchina del Lecce c’era Delio Rossi, un allenatore per quale Liverani ha molta stima
“Con lui ho avuto la prima esperienza con una grande squadra, abbiamo lavorato bene alla Lazio e a Palermo. Ma oggi se il Lecce ha messo a segno tre vittorie consecutive è merito soprattutto dei ragazzi. In un campionato davvero competitivo fare tre colpi consecutivi è una grande cosa. Quanti punti servono per salvarsi? Credo 40, come ho sempre detto”
E a chi pensa che il Lecce forse avrebbe avuto bisogno di più attaccanti, Liverani ricorda Eriksson
“Ve la ricordate la Lazio di Eriksson? Giocava con 5 centrocampisti e senza attaccanti. Tutti segnavano. Io credo che centrocampisti come Majer, Barak, Mancosu, hanno le caratteristiche per poter arrivare. Nel calcio non è importante quanti giocatori offensivi hai, ma che caratteristiche hanno”
Con la vittoria di oggi il Lecce ha fatto un altro passo (questo da gigante) verso la salvezza, lasciando indietro la Spal, con un piede in serie B. La squadra del neo allenatore Di Biagio è stata protagonista di una bella prestazione che però non è bastata
“È stata la partità più difficile delle ultime tre – dice Liverani – la Spal viene da due salvezze e ha dei bei giocatori. Non è in serie A per caso”
E Di Biagio alza le spalle, ha il dovere di crederci fino alla fine
“I miei hanno costruito diverse palle goal – dice – meritavamo qualcosa in più. Non abbassiamo la guardia. La situazione è difficilissima e dobbiamo cominciare a fare punti in maniera molto veloce. La sconfitta secondo me è immeritata per quello che è successo in campo – poi ammette – Il Lecce però sta facendo un campionato incredibile, e questo grazie al suo allenatore e a questa squadra.
Intanto a Liverani è stata consegnata la targa in occasione della sua 100esima partita in serie A, traguardo che ha conseguito il giorno di Napoli-Lecce al San Paolo.
Link Sponsorizzato