NARDO’/PRESICCE (Lecce) – Il fuoco torna a divampare in provincia. Il fenomeno che si ripete ormai quasi ogni notte ininterrottamente non accenna a placarsi. Anche durante quella appena trascorsa si sono verificati due incendi, che hanno mandato in fumo ben tre auto.
Il primo si è verificato intorno alle 3 a Nardò, in viale della libertà, nelle vicinanze dell’ex ospedale. Le lingue di fuoco sono partite da una Fiat Panda, intestata ad una pensionata del posto, incensurata, che era parcheggiata nel grande piazzale su cui si affacciano diversi complessi residenziali.
In pochissimi minuti si sono propagate ad un secondo mezzo, una Fiat Bravo, che era parcheggiata proprio accanto. Non appena qualcuno si è accorto dell’incendio è scattata la richiesta d’intervento al 115. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Gallipoli, che sono riusciti a domare l’incendio senza però poter fare nulla per salvare i mezzi, che sono stati letteralmente divorati dal fuoco.
Una volta spente le fiamme, i caschi rossi hanno effettuato un sopralluogo alla presenza dei carabinieri della stazione di Nardò, che hanno avviato le indagini per accertare quanto accaduto.
Dalle verifiche sarebbe emerso che la scintilla da cui sono poi partite le fiamme sarebbe scaturita da un cortocircuito all’interno del vano motore della Fiat Panda.
Si tratterebbe, dunque, di un rogo di natura accidentale ma gli investigatori non escludono alcuna pista. I militari, infatti, hanno comunque setacciato la zona teatro dell’incendio alla ricerca di telecamere di sorveglianza che possano rivelarsi utili alle indagini.
Circa un’ora dopo un altro rogo si è scatenato più a Sud. Precisamente a Presicce-Acquarica, dove è andata in fumo un’altra auto. Intorno alle 4, i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase sono dovuti intervenire in via Aldo Moro, nella periferia del paese, per domare le fiamme che stavano divorando una Renault Modus parcheggiata per strada.
L’auto, intestata ad una pensionata 77enne del posto, è stata avvolta dalle lingue di fuoco per cause ancora da accertare. Dopo aver spento il rogo, i caschi rossi hanno effettuato i rilievi insieme ai carabinieri della stazione di Presicce-Acquarica, a cui sono ora affidate le indagini.
Sul luogo dell’incendio non sarebbero state intercettate tracce sospette, tali da inquadrare con certezza l’origine dell’accaduto. Gli investigatori hanno passato al setaccio la zona alla ricerca di “occhi elettronici”, non solo lungo via Aldo Moro ma anche in strade vicine, che possano fornire indizi utili alle indagini, ora in corso.