SALVE (Lecce) – Trascina la moglie in campagna con la scusa di parlare dei figli ma dopo l’ennesimo litigio accecato dalla gelosia, la picchia, la rapina e la ferisce con un coltello. Domenica da incubo per una donna di Salve conclusa con un paio di manette strette ai polsi del marito geloso e violento. S.S., 36enne, del posto, è stato arrestato con le accuse di sequestro di persona, violenza privata, rapina aggravata, atti persecutori e lesioni personali.
Da tempo l’uomo era stato allontanato da casa dalla moglie. In preda ad una dipendenza cronica agli stupefacenti si era macchiato di tanti episodi di violenza tra le mura di casa. Già in Svizzera dove S.S. aveva vissuto di recente era stato sottoposto ad un paio di Tso. In giornata l’uomo ha contattato la donna. Voleva parlare dei figli, a suo dire. In realtà voleva avere un confronto con la moglie che lo aveva cacciato di casa per i suoi comportamenti violenti. Un invito-trappola. Con la macchina della donna si sono appartati in una zona di campagna. L’incontro, però, ha preso in breve una piega inattesa. Gli animi si sono surriscaldati. A dire della donna, S.S. avrebbe anche estratto un coltello con cui l’avrebbe minacciata. E poi giù botte e il rapimento del telefonino. Perché l’uomo era convinto che la moglie avesse contatti via chat con altri.
Fortunatamente, in quei frangenti, è passato un ragazzo che ha notato la donna distesa con le gambe fuori dall’auto. E ha immediatamente prestato soccorso mentre S.S. si è allontanato a piedi per le campagne limitrofe. Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Salve guidati dal maresciallo Tersigio Zezza. I militari hanno rintracciato S.S. seduto proprio in campagna (senza però ritrovare l’arma bianca) mentre la donna è stata accompagnata in caserma. Rassicurata dagli uomini in divisa ha raccontato la domenica da incubo. Ed è anche arrivata un’ambulanza. I sanitari le hanno riscontrato alcune abrasioni sul collo e sulle braccia e quando lo vorrà potrà presentarsi in pronto soccorso.
L’uomo, su disposizione del pubblico ministero di turno, il sostituto procuratore Francesca Miglietta, è stato arrestato e trasferito in carcere dove, nelle prossime ore, difeso dall’avvocato Luca Puce, sarà sentito dal gip per l’udienza di convalida.