LECCE – Topi d’appartamento falliscono il colpo e tentano la fuga, ma vengono incastrati dalla polizia grazie alla preziosa collaborazione della vittima, madre della padrona di casa.
E’ terminata con le manette l’impresa criminale di Raffaele Carlà, 29enne di San Cesario di Lecce, e Mirko Zollino, 22enne leccese, fermati nel cuore della notte dagli agenti della sezione volanti della questura leccese per tentato furto aggravato in concorso.
I due sono entrati in azione nella tarda serata di ieri, quando sono stati notati mentre, a bordo di una Renault di colore grigio, percorrevano avanti ed indietro ripetutamente via Pisanelli. La spola continua lungo una strada normalmente percorsa solo dai residenti ogni tanto si interrompeva con delle soste, nel corso delle quali i due fissavano le abitazioni della zona.
Il loro atteggiamento sospetto non è passato inosservato agli occhi di una signora, inquilina di un condominio di via Pisanelli, in quel momento a casa della figlia, che abita nello stesso stabile, in quel momento fuori per lavoro. A stretto giro i sospetti della donna si sono trasformati in terrore quando ha udito dei rumori provenire dal pianerottolo e, guardando dallo spioncino, ha visto due uomini armeggiare davanti alla porta dell’appartamento di fronte, al momento incustodito.
Mantenendo il sangue freddo, ha provato a spaventarli dando alcune mandate alla serratura di casa, riuscendo nell’impresa di farli andare via. Ma non è finita qui. Poco dopo, altri rumori sospetti. Questa volta non provenivano dal pianerottolo, che era deserto, così la signora è scesa in strada per controllare.
Una volta fuori, ha notato che la finestra del cucinino della sua abitazione era rotta e le luci della camera da letto di suo figlio, in quel momento assente, erano accese. In preda allo spavento ha chiamato il 113, per chiedere aiuto, salvo poi vedere all’improvviso sbucare dalla finestra infranta un individuo, che fuggiva a gran velocità per raggiungere il complice, rimasto in auto.
Mentre i due si allontanavano a tutto gas, la donna è riuscita a notare due lettere della targa che ha poi riferito agli agenti, nel frattempo giunti sul posto. Mentre acquisivano informazioni sui fuggitivi, è apparsa nuovamente la loro auto, subito indicata agli agenti dalla donna, e per i due è scattata la fine della corsa.
Inseguiti e fermati lungo via San Cesario, all’angolo con via Grassi, è subito saltato all’occhio che uno dei due, poi identificato in Carlà, avesse la mano sanguinante avvolta con dei fazzoletti di carta messi a tamponare la ferita sul polso sinistro che si era procurato con i vetri infranti nell’attraversare la finestra. Il 29enne è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale “Vito Fazzi”, dove è stato medicato.
Alla luce dell’accaduto ricostruito grazie ai dettagli forniti dalla donna in sede di denuncia e i rilievi effettuati dagli agenti della scientifica sulle tracce ematiche raccolte sui vetri infranti, per i due fermati è scattato l’arresto. Entrambi sono stati condotti presso il carcere di Lecce.