Società 10: il voto si potrebbe racchiudere nella dimostrazione d’affetto ricevuta da parte di tifosi di tutta Italia in occasione dell’ultima giornata di campionato. Quando si lavora con trasparenza, correttezza e professionalità i frutti arrivano sempre, anche se si retrocede. Tre anni fa eravamo nell’inferno della Serie C, quest’anno siamo retrocessi all’ultima giornata in una Serie A falsata dal Covid-19. Al netto delle colpe tecniche della squadra, il lavoro della società è stato eccellente e rappresenta una certezza per il futuro.
Mancosu 9: stagione pazzesca che porta un corredo da top player del centrocampo di ben 14 gol e 2 assist. Vero che 9 gol vengono da calcio di rigore ma, come ha dimostrato lo stesso Marco, i rigori si possono anche sbagliare. Oltre a tutto questo un campionato in crescendo al pari di una condizione fisica che ha risentito della preparazione quasi del tutto saltata a causa di noie muscolari. Molto probabilmente lascerà il Salento ma ha conquistato un posto indelebile nella storia di questa società.
Donati 8: calciatore che ha dimostrato sul campo, sin dalle prime partite, di che pasta è fatto. La cattiveria agonistica e l’intensità profuse sul rettangolo verde hanno sempre trascinato i suoi compagni, portandoli a dare di più sotto aspetti meno congeniali al resto della squadra. Pure lui sembra che saluterà la società di via Colonnello Costadura per firmare col Monza di Berlusconi e Galliani. Peccato!
Lapadula 7,5: latitante all’inizio della sua avventura giallorossa e poi sfortunato quando prima una squalifica, poi un infortunio, successivamente il Covid e infine la caviglia hanno reso il suo campionato ricco di stop che hanno interrotto la necessaria continuità. Nonostante tutto è arrivato in doppia cifra realizzando il suo record di gol nella massima serie. Con lui a pieno regime, forse, avremmo raccontato un altro epilogo.
Petriccione 7,5: dopo il sontuoso campionato cadetto dello scorso anno era chiamato all’esame di maturità della Serie A. Promosso a pieni voti e con i fari del mercato puntati su di lui. Il suo ruolo naturale è sicuramente la mezz’ala ma, anche quando è stato chiamato a dirigere la squadra in cabina di regia, si è disimpegnato egregiamente mostrando idee di calcio e personalità. Se troverà la via della rete diventerà davvero un signor centrocampista.
Falco 7,5: ecco l’altro oggetto dei desideri di almeno tre squadre di media-alta classifica di questa Serie A. Il voto premia le sue indubbie qualità tecniche che gli hanno permesso di regalare colpi geniali espressi anche, forse troppo poco, attraverso gol e assist. 4 reti e 6 passaggi vincenti sono il minimo che ci si potesse aspettare da un calciatore con il mancino di Pippo Falco. La bellezza delle sue giocate, però, è qualcosa che rimarrà negli occhi e nei cuori dei tifosi giallorossi.
Gabriel 7: 85 reti al passivo del Lecce sono un’enormità. Sarebbe falso non riconoscere che in più di qualcuna ci siano sue colpe dirette. Al netto di queste ci sono i suoi meriti nell’aver salvato spesso tante partite che sarebbero potuto andare diversamente. Sicuramente la trasferta di Firenze è la sua “opera magna” di questo campionato.
Calderoni 7: dopo l’infortunio che ne ha interrotto il rendimento super della prima parte di stagione è calato vistosamente senza riuscire a replicare i livelli di calcio espressi precedentemente. Il gol del 2-2 contro il Milan, però, rimane uno dei momenti più belli del campionato del Lecce. La sua assenza si è fatta sentire in un ruolo che senza di lui rimaneva quasi scoperto.
La Mantia 6,5: se Gabriel ha custodito i tre punti a Firenze, lui li ha presi con il suo gol vittoria. Sacrificato per esigenze di mercato forse sarebbe stato molto utile trattenerlo. Col senno di poi, però, avremmo vinto lo Scudetto.
Tabanelli 6,5: mezzo voto in più rispetto a quello che forse avrebbe meritato giustificato da un legame affettivo verso la storia recente del club giallorosso. La sua firma nel campionato 2019/20 del Lecce l’ha comunque lasciata, al contrario di altri che sono rimasti per una stagione intera.
Deiola 6,5: è stato l’equilibratore in grado di pareggiare la vocazione offensiva del calcio di Liverani con le palesi carenze dal punto di vista difensivo. Con lui in campo Lucioni e compagni erano certamente più protetti, peccato averlo perso nel minicampionato post-Covid.
Barak 6,5: se fino a due anni fa il suo valore di mercato sfiorava i 25 milioni un motivo ci sarà stato e i tifosi giallorossi ne hanno potuto apprezzare i motivi. Sicuramente non era al top della sua condizione ma, nonostante tutto, in campo giganteggiava come solo i giocatori importanti possono fare. Anche lui ha pagato dazio durante la quarantena rientrando meno brillante, però il suo contributo è stato sempre di spessore.
Saponara 6,5: forse, considerando le partite disputate dopo la ripresa e l’errore commesso a Genova il voto è leggermente largo. Non si può dimenticare, però, il fantastico impatto che ha avuto sulla squadra appena giunto nel Salento. Il suo calcio è arte sportiva, mostrata anche nell’ultima gara contro il Parma. Se dovesse rimanere nel Salento sono certo che ne gioverebbe la sua carriera e il prossimo campionato dei giallorossi.
Meccariello 6,5: altro giocatore perennemente infortunato. Un vero peccato perché il Meccariello ammirato nelle sue rare apparizioni era un giocatore di sicura affidabilità sia in funzione di terzino che di centrale. Perché non si è riuscito a venire a capo dei suoi problemi fisici?
Lucioni 6: sicuramente uno dei leader di questa squadra che ha dato l’anima per i colori giallorossi riuscendo a firmare il tabellino in ben tre occasioni. Non si possono tenere da conto, però, i tanti errori difensivi che hanno spalancato la strada alle squadre avversarie. Da lui sarebbe stato lecito aspettarsi di più, molto di più.
Majer 6: martoriato dagli infortuni è stato il calciatore del quale la squadra ha patito maggiormente l’assenza. Anche quando stringeva i denti per essere in campo era palese che la preparazione atletica svolta a singhiozzo ne mortificava le prestazioni.
Vigorito 6: nelle cinque occasioni in cui è stato chiamato in causa ha dovuto fare il suo senza troppi affanni.
Farias 5,5: si contende il premio dell’“infortunello d’oro” con Meccariello e Majer. A pieno regime sarebbe stato un valore aggiunto per questo Lecce. Invece…
Rossettini/Paz 5,5: voto congiunto perché in pratica hanno agito entrambi da centrale ombra di Lucioni. Entrambi forti di testa ma che, quando la palla veniva messa giù, iniziavano a patire la velocità degli attaccanti della Serie A. Forse avrebbero dovuto rappresentare un’alternativa e non una certezza.
Vera 5,5: il ragazzo di farà; almeno si spera.
Tachtsidis 5: ha avuto le sue colpe per essere bersagliato dagli stessi tifosi giallorossi. Sicuramente non sono quelle attribuitegli da una parte della critica se un allenatore capace come Liverani, che per altro da giocatore ricopriva il suo stesso ruolo, faceva fatica a privarsi. Certamente ha fatto molto meno rispetto alle sue qualità che però, per essere espresse, hanno bisogno di tanto movimento in avanti dei suoi compagni.
Rispoli 5: Lecce – Fiorentina, retropassaggio a Cutrone che aveva la maglia viola della Fiorentina. Lecce – Milan la sfida in velocità, ripetuta, lanciata a Theo Hernandez e, ovviamente, miseramente persa. Nel suo campionato davvero poco del bel giocatore delle passate stagioni.
Dell’Orco 4,5: una serie di erroracci che hanno spesso compromesso le gare dell’intera squadra. Preso per giocarsi il posto con Calderoni, è finito a dover giocare solo per i tanti infortuni di Marco. Davvero poca roba il suo campionato.
Babacar 4: il solito discorso che si fa con i ragazzi dotati ma che non hanno voglia. Se hai tutto quel talento e lo devi mortificare con quell’atteggiamento svogliato e apatico è giusto che lasci spazio a chi ha davvero fame (vedi Lapadula). Eppure la traversa ancora trema sulla bordata da 30 metri contro l’Udinese. Avrebbe potuto salvare da solo il Lecce. Un vero peccato!
Liverani 7: il voto è la media con il 9 che meriterebbe il gioco visto per quasi tutto il campionato, che trova la sua massima espressione nel secondo gol di Lapadula a Napoli, con il 5 relativo alla fase difensiva. Sicuramente i suoi meriti sono tanti ma è giusto anche riconoscere le proprie colpe. Se saprà fare tesoro di alcuni errori reiterati nel corso dell’intero campionato diventerà davvero uno dei migliori allenatori italiani in attività. Intanto, speriamo che la sua avventura a Lecce continui.