LECCE – Un amore smisurato per il Salento che è stato sempre al centro di ogni suo progetto è la chiave che ha aperto la porta della candidatura alle prossime regionali del 20 e 21 settembre.
Paolo Pagliaro è candidato nella Lista del Presidente Fitto, La Puglia domani.
I candidati Presidente sono otto: oltre a Raffaele Fitto, c’è Michele Emiliano, presidente uscente, la pentastellata Antonella Laricchia, Ivan Scalfarotto, candidato presidente di Italia Viva,+ Europa e Azione, Mario Conca per la lista “Cittadini pugliesi”, Nicola Cesaria per la lista “Ambiente, Lavoro e Costituzione”, Andrea D’Agosto, per la lista “Riconquistare l’Italia”, ed infine Pierfranco Bruni, candidato di “Fiamma Tricolore”.
La vittoria però secondo i sondaggi sembra una corsa a due che vede in vantaggio il centrodestra.
Paolo Pagliaro perché gli elettori dovrebbero scegliere il centrodestra?
“Il perché è presto detto: dopo i dieci anni con Vendola ed i cinque con Emiliano, la Regione Puglia si ritrova a terra, annientata, ed il Salento completamente abbandonato. Dopo tanto centrosinistra è giunta l’ora che torni a governare il centrodestra. In questa regione i cittadini pagano le tasse più alte d’Italia, 300 milioni l’anno. E parlando di tasse non possiamo non parlare dei rifiuti. In questa legislatura non è stato approvato nessun Piano dei rifiuti utile a mettere ordine per alleggerire il peso fiscale ai pugliesi che, ad esempio, pagano il doppio rispetto al Trentino. Il ciclo dei rifiuti è fermo a 15 anni fa, è assurdo.
Poi possiamo passare al comparto agricolo e ci sarebbe da ridere se non fosse una realtà amara: la xylella è diventata una catastrofe a causa della leggerezza con cui è stata affrontata. Abbiamo più di 20 milioni di piante ed i danni ammontano a più di due miliardi. E non basta, le assurdità non finiscono qui, perché la Regione Puglia è stata capace per due anni consecutivi a non utilizzare i fondi PSR ed è ultima in Italia come avanzamento della spesa. E poi vi pongo una domanda: quali e quante infrastrutture in 15 anni sono state realizzate? Anche qui la domanda è semplice: zero. Le ho fatto solo qualche esempio, perché potremmo parlare di tanto altro ancora ad incominciare dalla Sanità ad esempio”.
La Sanità, ecco lei ha toccato un tasto dolente, sembra uno scarica barile ma cosa c’è che non ha funzionato secondo lei negli ultimi anni?
“Secondo lei è normale che per un accertamento bisogna aspettare mesi? Le liste d’attesa sono dei cappi al colo per chi ha la necessità di conoscere per curarsi. Parlando di numeri diventa imbarazzante per il Governo Emiliano: sono stati spesi solo nel 2019 più di 206 milioni in mobilità passiva ad altre Regioni e questo significa che sono soldi buttati via, di cui non rimarrà nulla, per prestazioni sanitarie che i nostri conterranei sono costretti a chiedere fuori regione; è possibile che non si riesca a riorganizzare tutto?”.
Cosa dovrebbe fare come prima cosa Fitto se dovesse vincere?
“Come ha dichiarato lui stesso il primo impegno sarebbe quello di riorganizzare l’intera macchina della Regione in modo da farla funzionare perfettamente in ogni componente. Purtroppo i disastri sono ovunque”.
Paolo Pagliaro da presidente del Movimento Regione Salento a candidato alla Regione Puglia, qual è il suo progetto? Il suo slogan principale è X IL SALENTO, ce lo spieghi.
“Lo slogan è semplice, il simbolo moltiplicatore indica proprio quello che è accaduto al nostro movimento: presenze ed impegno si sono moltiplicati, siamo diventati in tanti, sempre di più, con un unico progetto ed un solo obiettivo: ridare dignità a questo territorio. Per poterlo fare però bisogna entrare nelle stanze della Regione. Mi è stata chiesta la disponibilità da parte dei militanti ed amici ed ho accettato consapevole della difficoltà della sfida elettorale. Per questo riguarda il mio progetto è chiaro e limpido: dobbiamo combattere il Bari-centrismo soffocante che ha messo all’angolo questa terra e far capire a tutti che l’Italia inizia a Leuca e non finisce a Bari”.
Bari-centrismo e l’Italia inizia a Leuca, se quello che dice è vero come combattere questa tipo di questione?
“Quello che dico è vero ed è sotto gli occhi di tutti. L’autostrada si ferma a Bari, l’Aeroporto del Salento è secondario rispetto a quello di Bari, servirebbero urgentemente collegamenti con Lecce ed i maggiori centri salentini, e poi l’Alta velocità, ed il porto di Bari sempre avvantaggiato rispetto agli altri. Poi abbiamo collegamenti ferroviari da terzo mondo, servono strade sicure, porti porticcioli e nel 2020 parliamo ancora della SS 275, potremmo stare qui a parlare per ore e non ne usciremmo più. Tutto si ferma a Bari e qui arrivano le briciole. Non va bene, non va per nulla bene. Come combattere questo malcostume? Semplice con impegno, dedizione, progetti, e facendo capire che il Salento non è secondo ad altre zone. Vogliamo rispetto e lo chiederemo con il lavoro proponendo le nostre idee. Uno degli argomenti più importanti da affrontare è il Piano dei Trasporti, perché non può esserci sviluppo per il Salento senza collegamenti e adeguati trasporti”.
Perché gli elettori dovrebbero votare Fitto e inoltre scegliere lei?
“Sono convintissimo che Raffaele Fitto abbia maturato in questi anni l’esperienza giusta per riorganizzare questa macchina sistemando ogni guasto e perché penso che serve una visione di centrodestra per rimettere in piedi le nostre aziende, per abbassare le tasse, per favorire l’esportazione, per rilanciare le peculiarità, e per dare ossigeno all’intero tessuto produttivo.
Perché i salentini dovrebbero scegliere me? Semplice (sorride, n.d.r.) perché combatto da sempre per la tutela, la difesa, e la promozione di questo territorio e perché per me il Salento non è uno slogan politico rispolverato in occasione delle consultazioni ma scorre nelle mie vene ed io per questa terra continuerò a combattere fino a quando ne avrò la forza”.