“Voglio di più” ha urlato dalla panchina dopo il quarto gol del Lecce. Corini lo aveva dichiarato più volte che quello di mettere al sicuro il risultato una volta passati in vantaggio è un aspetto fondamentale, poiché durante l’intera partita possono accadere diverse situazioni, per distrazione o fatalità, che compromettono la gara, l’approccio mentale e quindi il risultato, tanto più se accade tutto in una sola frazione di gioco e ci sono altri 50 minuti circa tutti ancora da giocare. E infatti oggi il rischio di farsi raggiungere dal Chievo è stato reale anche con tre gol di vantaggio. Il Lecce vinceva 4-2, dirompente nel primo tempo tanto da segnare tutte e quattro le reti solo nella prima frazione di gioco, ha abbassato la guardia nella ripresa e ha perso qualche minuto di lucidità, tanto da riaprire una partita che sembrava chiusa. Il gol di Mogos del 4-2 ha fatto sbandare i giallorossi. E se Leverbe non avesse tirato il rigore alle ortiche, la squadra di Aglietti avrebbe preso maggiormente coraggio, il rischio che i gialloblù riagguantassero il risultato è stato concreto e Corini lo sa:
“La partita in senso assoluto l’abbiamo meritata, abbiamo fatto una partita di livello. Il gol su punizione del 4-2 ha dato coraggio al Chievo e ha spaventato anche noi. La partita poteva complicarsi ulteriormente. Dobbiamo lavorare su questo perché l’avevamo portata dove volevamo nel primo tempo e dovevamo conservarla meglio nel secondo. Oggi abbiamo ricreato qualcosa che non aveva esistere. Sono felice che la squadra stia consolidando il lavoro svolto fin qui. Oggi dobbiamo ragionare bene sul secondo tempo, perché non dovevamo mettere in difficoltà una partita che sembrava chiusa”.
La vittoria contro la diretta concorrente trasmette grande motivazione, il secondo posto è alla portata (il Monza ha perso con la Reggina e il Venezia ha pareggiato con l’Ascoli), Corini ha un concetto chiaro che va al di là anche del risultato delle partite delle altre squadre:
“Per noi oggi era importante vincere e poi, di conseguenza, si via guardare cosa fanno le altre, ma è fondamentale che fai punti tu. Il mio concetto è sempre quello: fino a che ci sarà la possibilità ci spingeremo al massimo e cercheremo di raggiungere l’obiettivo massimo, e questo deve essere il nostro presupposto a prescindere dal risultato che porta la gara, che speriamo sempre porti punti. Ma la nostra volontà è quella di spingere al massimo. Abbiamo consolidato determinati principi. Adesso abbiamo questo micro ciclo di due partite che andremo a sviluppare in sei giorni (A Venezia martedì 16 e a Frosinone sabato 20) con avversarie molto forti. E’ uno scontro diretto con il Venezia che è a pari punti con noi, dunque dobbiamo recuperare energie psico-fisiche per preparaci al meglio, spingere forte ogni partita e cercare di vincerla”.
Coda con la sua doppietta è capocannoniere del campionato con 16 reti e contro il Chievo è arrivato il gol anche di Stefano Pettinari. E’ un Lecce all’attacco
“Le punte sono molto importanti, devo ringraziare la società perché mi ha messo a disposizione cinque punte di massimo livello. Sto cercando di turnarle di farli sentire tutti importanti è normale che Massimo (Coda) c’è dall’inizio ed è un giocatore fondamentale per noi, ha fatto benissimo anche oggi. Sono felice per Stefano perché, oltre a giocare una buona gara, ha ritrovato il gol e sappiamo quanto è fondamentale per un attaccante. Mi è piaciuto come è entrato Yalcin e penso che possa fare molto di più. E’ stato fondamentale Stepinski nei dieci minuti in cui è entrato. Abbiamo Rodriguez che ha recuperato un piccolo problema, era già a disposizione oggi. Io penso che le punte per quel nostro modo di giocare vengano molto sollecitato, hanno tante possibilità di fare gol. Lo hanno fatto praticamente tutti, manca solo Yalcin, lo aspettiamo presto; saranno fondamentali in questo rush finale”.