Grande malinteso per la mostra di Antonio Tarantino. Non sarà una sfilata, ma una mostra di abiti importanti, abiti scultura, che rispetteranno la Chiesa. Esibizione della cultura salentina, dell’artigianato locale.
In questi mesi si è lavorato giorno e notte per realizzare questa collezione, dando lavoro, in un momento così delicato a tante persone salentine che erano ferme a causa del Covid.
Saranno quadri statici, con modelle che indosseranno con eleganza, rispetto e sobrietà, abiti che saranno completati da mantelli con cappuccio e veli, proprio per non essere una nota stonata nel contesto.
In questa mostra verrà esibita tutta la maestria degli artigiani salentini, la cultura dei tessuti, del ricamo, del lavoro manuale, l’esaltazione dell’arte e della storia.
Evento organizzato per esaltare le bellezza del nostro territorio, l’arte, la cultura, la tradizione, il lavoro manuale.
Lo stilista si è premurato di pulire la Chiesa di Santa Chiara, ex convento delle Clarisse e tutte le sue opere per esaltare ancora di più un luogo di storia e arte. Luogo di culto che verrà onorato. Grande morale quella di Antonio Tarantino, artista sensibile, che con discrezione vuole coniugare con una mostra statica dell’artigianato d’eccellenza, uno scenario come quello della Chiesa, che maestosa e imponente nel suo stile architettonico non sarà in alcun modo offuscata, ma messa in luce.
Attraverso questo evento verrà messo in risalto la capacità degli artigiani del luogo, la loro professionalità. La mostra è un omaggio alla bellezza del Salento ed esaltazione di ciò che di più bello abbiamo: l’arte a tutto tondo.