LECCE – Dopo il Senato del 25 giugno, la palla passa al Consiglio di Amministrazione. Continuano le proteste studentesche portate avanti dall’associazione Link Lecce – Coordinamento Universitario per l’innalzamento delle tasse a partire dal prossimo anno accademico. Il sistema approvato nell’ultima seduta del Senato prevede un cambio del modello di tassazione a partire dai 50k euro di ISEE, con un aggravio forte sugli studenti non dichiaranti, equiparati al contributo massimo con isee a 100k euro di 3.200 euro.
Il Rettore pone l’accento sulla necessità di “solidarietà” verso la comunità studentesca con redditi più bassi, non modificando la tassazione corrente entro i 50k di ISEE. Il modello proposto all’organo è una sintesi derivante dalla riunione della commissione bilancio che ha vagliato i vari modelli presentati all’attenzione della governance, sulla base delle direttive del Senato precedente che mantenevano la necessità di gettito minimo a 11.7 milioni di euro, aggravio anche sui non dichiaranti, e attenuazione degli incrementi sui fuori corso. L’amministrazione ha presentato in commissione una proposta variata, sintesi dei correttivi proposti nel Senato, integrando però le maggiorazioni ai danni dei non dichiaranti intrinseche alla proposta presentata dall’associazione UDU Lecce. Con tale correttivo il gettito sale a 13 milioni, aumentando le aspettative dell’ateneo.
“Ci dispiace constatare che la compagine di UDU Lecce consideri una vittoria l’approvazione di un modello del genere, che grava su circa 3.000 studenti non dichiaranti e circa 400 studenti che hanno un isee compreso tra i 50k e i 100k euro, aumentando anche il gettito previsto e richiesto dall’amministrazione di oltre un milione di euro.” dichiara la senatrice di Link Martina Miri.
“Essere parte del sistema che approva tali cambiamenti per le famiglie è una grande responsabilità, soprattutto in una fase post pandemica dove la crisi economica ha stravolto i redditi in innumerevoli settori, con variazioni nemmeno percepibili con il parametro del calcolo dell’isee. Trovarci nell’organo a essere le uniche rappresentanti degli studenti su 4 a esprimersi contrariamente rispetto a un innalzamento non equo né distribuito, né progressivo è una sconfitta per la comunitá studentesca tutta, e per gli obiettivi che ci siamo sempre posti di un’universitá a misura di studente e accessibile a tutti e tutte.” continua la senatrice di Link Marina Ricchiuto.
I rappresentanti di Link saranno anche domani nella piazza del Rettorato a manifestare il proprio malcontento e le proprie perplessità per un sistema che non tiene minimamente conto delle situazioni personali che possono portare a non poter concretamente dichiarare il proprio reddito isee, per dimostrare che gli studenti e le studentesse che commettono errori nel caricamento della documentazioni, che non hanno un reddito proprio tale da poterlo dichiarare pur essendo separati dal proprio nucleo familiare, e tutte le altre casistiche che hanno scelto di far passare per evasione fiscale con una campagna fuorviante ed escludente oltre che offensiva che la compagine di UDU e altri rappresentanti che hanno abbandonato il contenitore di Link Lecce hanno portato avanti sui social, hanno un peso all’interno della nostra comunità studentesca, e che un aumento persino del gettito richiesto dall’Ateneo sulle loro spalle non è una scelta che possiamo considerare una vittoria. Nemmeno i redditi poco superiori ai 50k euro vedranno le tasse aumentate con reale progressività, ma con aumenti anche di 100 o 200 euro in virtù di una tassazione lineare volta ad aumentare ancora gli introiti.
“Siamo consapevoli di un continuo definanziamento pubblico nell’istruzione e nella ricerca che grava sugli Atenei, soprattutto nel Sud Italia, ma un aumento così distribuito della tassazione in una fase critica economicamente come quella che stiamo vivendo non puó trovarci d’accordo, soprattutto considerando che gli importi della tassazione per i non dichiaranti superano non solo tutti quelli delle altre universitá del meridione ma anche di alcune del nord.” conclude Francesco Cifaldi, consigliere di amministrazione per Link Lecce.
Domani 29 giugno si voterà in Consiglio di amministrazione questa proposta di modifica del sistema contributivo, Link Lecce sarà nella piazza a manifestare il suo dissenso e quello della comunità studentesca per le scelte fatte dalla governance e dalla tacita complicità delle altre associazioni studentesche, interessate a intestarsi una riforma piuttosto che alla reale tutela di tutti gli studenti e tutte le studentesse dell’ateneo salentino, cercando anche in quel consesso di far presenti tutte le criticitá emerse sul sistema in approvazione.