Il capogruppo Pd, Antonio Rotundo, ha inviato una pec all’attenzione del dirigente della polizia municipale Donato Zacheo e al segretario generale Annamaria Guglielmi, per una formale “richiesta atti”.
Il consigliere comunale per l’espletamento del proprio mandato chiede che gli venga trasmessa copia degli atti attraverso i quali il dirigente della polizia municipale ha disposto lo spostamento dell’apparecchio photored collocato sull’incrocio di viale Grassi con via Monteroni e via Massaglia.
“Nel corso dei lavori della commissione traffico dello scorso 8 giugno, infatti, su mia precisa richiesta, il dirigente della polizia municipale assunse l’impegno di spostare ad altro incrocio il photored ivi collocato, impegno confermato dallo stesso assessore Signore durante la stessa seduta di commissione e successivamente ribadito a distanza di poche ore in un apposito comunicato stampa” – ricorda l’ex deputato Pd.
L’opposizione parte all’attacco: “Il Comune prende in giro tutti i leccesi, i photored non sono mai stati spenti – spiega il consigliere comunale Andrea Guido –
Dopo settimane di polemiche e multe a raffica per errata canalizzazione, lo scorso 8 giugno l’assessore alla Polizia Locale, Sergio Signore, annunciava con comunicato stampa ufficiale lo spegnimento dei due dispositivi installati presso via Monteroni, angolo viale Grassi, e viale Giovanni Paolo II.
Il 9 giugno tutti i giornali riportavano la notizia a caratteri cubitali e in città si tirava un sospiro di sollievo.
Ma questa notizia è falsa. I photored sono sempre là, più attivi che mai e nessuno ha mai provveduto a spegnerli o a spostarli. Ne ho avuto conferma.
Solo nel periodo compreso tra il 19 gennaio e il 17 marzo, meno di 2 mesi, le multe levate erano arrivate a quota 9.300, di cui 8.620 verbali si riferivano solamente all’incrocio di via Monteroni con viale Grassi. Oggi sicuramente parliamo di un numero ben più elevato. Un dissanguo per gli automobilisti leccesi che si sono visti multare, per la maggior parte, per occupazione della corsia errata.
Sappiano tutti i cittadini di Lecce che le decine di migliaia di sanzioni per il cambio di corsia sinora elevate sino ad oggi sono tutte legittime e vanno pagate, così come è stato confermato dalle diverse sentenze del Giudice di Pace sui ricorsi presentati dagli automobilisti sanzionati e che, quindi, anche l’annuncio del consigliere Antonio Rotundo sulla valutazione dei presupposti per il ritiro in autotutela dei verbali emessi è una bugia stratosferica.
Non comprendo il motivo di tale abietta menzogna somministrata alla città, ed esprimo un triste biasimo sul comportamento così superficiale di tutta l’Amministrazione di Carlo Salvemini che ha dimostrato anche in questa occasione una discutibile moralità”.