LECCE – Nella seduta del Consiglio di Amministrazione di oggi, 29/06/2021 si è nuovamente discusso del sistema di contribuzione studentesca da adottare all’interno dell’Università del Salento a partire dal prossimo anno accademico.
Si sarebbe dovuto deliberare in merito al sistema di tassazione definito in Commissione Bilancio, prima ed in Senato Accademico, poi, nonché frutto di una faticoso compromesso tra le posizioni dell’Università e quelle sostenute dal Sindacato UDU Lecce.
“Ci si è ritrovati invece, in tal sede, ad assistere ad un comportamento vergognosamente scorretto da parte della Governance che tradisce il compromesso raggiunto con la componente studentesca e ritorna sull’originaria intenzione di aumentare ulteriormente le tasse a tutti gli studenti e a tutte le studentesse, ignorando e scavalcando completamente quanto definito in seno alla Commissione Bilancio e al Senato Accademico – protestano gli studenti di UDU Lecce –
La mossa posta in essere dall’amministrazione del nostro Ateneo è veramente un subdolo colpo basso e rappresenta non solo una caduta di stile, ma un vero e proprio tradimento all’intera comunità studentesca, nonché al mandato degli organi nei quali il modello di tassazione era stato precedentemente dibattuto.
L’università, scorretta sia nel merito che nel metodo del suo agire, si sta dimostrando orientata unicamente a trarre il maggior profitto possibile pesando unicamente e totalmente sulle spalle della componente studentesca.
UDU Lecce non ritorna, invece, sulle proprie convinzioni e continua a ritenere inaccettabile la scelta di gravare su una classe studentesca già notevolmente provata dalla crisi pandemica in atto, soprattutto nel momento in cui sembrava si fosse raggiunto un accettabile compromesso nelle opportune sedi sopracitate.
Di fronte ad una tale mancanza di rispetto per il lavoro svolto in Commissione Bilancio ed al tradimento del mandato politico espresso dal Senato Accademico, il Consigliere di Amministrazione, Lorenzo D’Amico ha tentato di porre rimedio ad una scelta scellerata, abbandonando la seduta ed invitando il Consigliere d’Amministrazione Francesco Cifaldi a fare altrettanto.
Con la consapevolezza che solo con la propria permanenza nel corso della seduta del Consiglio di Amministrazione si sarebbe mantenuto il quorum atto all’approvazione di una delibera pienamente valida, il Consigliere Cifaldi rimane e non abbandona la seduta.
Quando gli studenti vedranno aumentate le loro tasse nel corso del prossimo anno accademico, potranno chiedere al Consigliere Cifaldi, che è rimasto a supporto dell’Amministrazione, e a Link Lecce le motivazioni che hanno spinto loro al sostengo di una proposta di tassazione che grava su tutti gli studenti e tutte le studentesse.
“L’Università del Salento ha avuto la possibilità di approvare un modello di tassazione valido, in grado di consentire le entrate economiche necessarie, ma allo stesso tempo, che permettesse di salvaguardare le fasce più deboli della popolazione studentesca.
In questo momento, però, decide – e lo fa consapevolmente – di scegliere una posizione politica differente, della quale dovrà assumersi la responsabilità.
Confermando di non avere minimamente a cuore il capitale umano che la compone, sta scegliendo di trattare i propri studenti e le proprie studentesse unicamente come soggetti da spremere economicamente al fine di trarne il maggior profitto possibile, ignorando l’intenso lavoro svolto per giungere ad una proposta condivisa all’unanimità (fatta eccezione di una sola compagine studentesca, al fronte delle tre presenti in senato accademico).” – afferma il Consigliere Accademico Lorenzo D’Amico.
Abbiamo deciso di mandare un segnale forte alla Governance del nostro ateneo, abbandonando la seduta del Consiglio di Amministrazione. Nonostante l’assenza di parte della rappresentanza studentesca, l’ateneo non ha esitato a continuare i lavori nell’organo e ad approvare un sistema di tassazione deleterio per gli studenti tutti.
Ancora una volta ci troviamo ad essere delusi dalla mancanza di collaborazione, coesione e sostegno da parte di Link Lecce, che avrebbe potuto mandare un segnale forte alla Governance e, sostenendoci nella nostra posizione di abbandonare la seduta, avrebbe potuto consentire di fermare i lavori dell’organo e bloccare questa disdicevole manovra operata dal Rettore e dalla sua Governance. Ancora una volta Link Lecce tradisce gli interessi di studenti e studentesse tutti, ancora una volta assume posizioni politiche deleterie all’interesse comune. Ci chiediamo con che coraggio il Consigliere Francesco Cifaldi sia rimasto seduto ad assistere a questo vergognoso voltafaccia quando, abbandonando la seduta insieme a noi, avrebbe potuto fermare questa manovra facendo cadere il numero legale. Se avesse accolto il nostro appello all’unità, rivoltogli ancora una volta quest’oggi in sede di Consiglio d’Amministrazione, si sarebbe potuto porre un freno a tutto questo e dimostrare l’unità della compagine studentesca di fronte all’imposizione di un aumento della tassazione. Il Consigliere Cifaldi ha, invece, scelto di tradire ancora una volta l’intera comunità studentesca e di questo se ne dovrà assumere la responsabilità, perché il suo agire avrebbe potuto cambiare le sorti di questa seduta”.