Il Ministero non rispetta i termini per rottamare le cartelle e da Lecce insorge Partite Iva Nazionali: “E’ paradossale questa situazione, lo Stato ritarda senza motivo la cancellazione delle cartelle e nessuno dice nulla… Quando è il cittadino a non rispettare i termini arrivano sanzioni salate!!!”.
La rottamazione delle cartelle fino a 5.000 euro è stata prevista nei mesi scorsi con il decreto Sostegni (DL n.41/2021) ma nonostante ciò le cartelle non sono state ancora cancellate.
Il motivo? Presto detto, i dettagli dello stralcio dovevano essere stabiliti con un successivo decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze da emanare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Sostegni (ossia entro il 21 giugno) ma ad oggi tutto tace.
Sul punto interviene il Presidente di Partite Iva Nazionali (PIN), Antonio Sorrento, il quale sottolinea “Da settimane il nostro CTS PIN, coordinato per le questioni tributarie dall’Avv. Matteo Sances, monitora la situazione e da giorni chiediamo spiegazioni alle istituzioni ma ad oggi tutto tace… Riteniamo paradossale questa mancanza di dialogo con i cittadini, i quali sembrano non avere più diritti di fronte a uno Stato che non rispetta le sue stesse norme. Tra l’altro ricordiamo che con recente interrogazione parlamentare abbiamo chiesto di estendere la Rottamazione almeno fino all’anno 2015 (perchè la maggior parte delle pretese nei confronti dei contribuenti risultano già prescritte)”.
Ricordiamo che questa nuova Rottamazione prevede la cancellazione delle cartelle ad alcune condizioni:
– riguarda le iscrizioni al ruolo fino a 5.000 euro datate 2000 – 2010;
– riguarda i debitori con un reddito fino a 30.000 euro nel 2019.
Questi due requisiti pongono dei paletti allo stralcio delle cartelle: invece delle 61 milioni di cartelle che sarebbero state annullate col condono generalizzato previsto dalla bozza del provvedimento (con le cartelle datate 2000-2015), l’annullamento automatico dovrebbe riguardare 16 milioni di cartelle.
Ricordiamo che sono esclusi dallo stralcio i ruoli inerenti:
1) a multe stradali;
2) a debiti per danni erariali;
3) a debiti per il recupero di aiuti di Stato.
Ringraziamo dunque Partite Iva Nazionali per la costante attenzione ai diritti di imprese e cittadini.