ROMA – Il premier Mario Draghi, nella conferenza stampa che si è tenuta per diffondere le nuove decisioni del Consiglio dei Ministri, ha detto che l’Italia è in ripresa economica: l’economia sta crescendo, ma la variante delta resta una minaccia (anche se le ospedalizzazioni sono diminuite e pure i decessi). “Abbiamo imparato che, se non si reagisce subito, quello che appare distante da noi si ripeterà nel nostro paese. Quello che accade in Francia, Inghilterra e Spagna, accadrà da noi se non interverremo” – ha spiegato il presidente del Consiglio. Per continuare a far crescere il paese, secondo il premier, bisogna agire sul COVID-19. È per questo che in campo il governo mette il green pass: “Una misura con i quali i cittadini possono continuare a svolgere attività con la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose. È una misura che dà serenità, non che toglie serenità. Senza vaccinazione si deve chiudere tutto, di nuovo”. Secondo Draghi, chi non si vaccina rischia di morire. Ma per ora la certificazione verde non è stata imposta ai lavoratori per accedere ai luoghi dove svolgono il servizio (compresa la scuola): Draghi attende di incontrare i sindacati.
Intanto le discoteche restano chiuse, nonostante il parere favorevole alla riapertura del CTS, che dava il via libera per il 10 luglio scorso: il presidente del Consiglio ha annunciato un accordo volto a risarcire le discoteche. Non è ancora stato deciso se la certificazione della vaccinazione possa essere imposta nei luoghi di lavoro e a scuola. Tra gli obiettivi raggiunti ci sono anche quelli sui parametri per le chiusure: “Abbiamo deciso in accordo con le regioni che il tasso di ospedalizzazione sia il ‘driver’ per il cambio dei colori nelle regioni” – ha puntualizzato Draghi.
“Per tutto il governo – ha detto ancora Speranza – la scuola è una priorità assoluta e faremo ogni sforzo per consentire una riapertura in piena sicurezza è in presenza. Ma non vorrei che passi un messaggio che negli insegnanti c’è sfiducia perché l’85% si è vaccinato c’è un 15% da recuperare e credo che dobbiamo valutare tutti gli strumenti potenziali per recuperare questo 15%”.
LE MISURE DEL DECRETO
Lo stato d’emergenza per il Covid dovrebbe essere prorogato fino al 31 dicembre 2021. E’ quanto emerge dalla cabina di regia a Palazzo Chigi, confermando le ipotesi della vigilia.
Il Green pass dal 5 agosto servirà per accedere ai tavoli al chiuso di bar e ristoranti.
Il certificato verde – spiegano fonti governative – non sarà invece necessario per consumare al bancone, anche se al chiuso.
Terapie intensive al 20% e al 30% per le aree mediche per diventare arancioni e rispettivamente al 30 e al 40% per entrare in zona rossa. Sono questi i parametri per il cambio di colore delle regioni messi a punto in Cabina di regia
Arriva anche l’obbligo di Green pass per cinema e teatri, ma aumenta il numero di spettatori ammessi ad assistervi, sia al chiuso che all’aperto. E’ quanto si apprende da fonti di governo sulle misure del nuovo decreto legge Covid. In zona gialla si entrerà a cinema e teatro con Green pass, mascherina e distanziamento, ma gli spettatori potranno salire all’aperto dagli attuali 1000 fino a un massimo di 2500 e al chiuso da 500 a 1000. Mentre in zona bianca, dove ora sono fissati limiti di capienza, viene fissato un tetto all’aperto di 5000 persone e al chiuso di 2500 persone.