COLLEPASSO – La vicenda elettorale di un incandidabile messo in lista e poi bloccato, secondo Luigi Mazzei,
Coordinatore Provinciale di Puglia Popolare, dev’essere chiarita: “Pur non volendo tornare sulla scelta politica di candidare nella sua lista, da parte della Sindaca Laura Manta, un soggetto condannato e considerato ‘incandidabile’ per il suo coinvolgimento nell’operazione ‘coltura’ del clan Giannelli, la vicenda merita una valutazione attenta da parte delle autorità competenti.
Il suo ‘ritiro’ di fatto mai avvenuto, in quanto presente nelle liste ufficiali stampate e affisse a Collepasso, ha portato al risultato di 102 preferenze, oltre 350 voti di lista senza preferenze. Questo a dimostrazione che Mazzotta ha regolarmente svolto la sua campagna elettorale falsando il risultato ed aggirando i dettami della legge ‘Severino’.
Hanno pieno diritto gli eletti di Viva Collepasso Popolare a chiedere una verifica al Prefetto sulla correttezza delle operazioni elettorali e sulla possibilità di scioglimento del Consiglio Comunale.
Di certo resta il comportamento politicamente inaccettabile di PD e 5 Stelle che sulla questione morale ne fanno un principio insuperabile quando si tratta degli altri, per poi chiudere entrambi gli occhi di fronte ai propri interessi elettorali”.
”Sono mesi che il gruppo Viva Colllepasso Popolare chiede dei chiarimenti in merito alla questione di cui oggi si parla sulle pagine del Corriere Salentino – spiega Alexia Baglivo (Italia viva Lecce – Coordinamento Provinciale) – Vicenda che vede un componente della lista Pd-5 stelle candidato al Consiglio Comunale nonostante la violazione della Legge Severino. Il problema è stato sollevato già alcuni mesi fa da colui che oggi è l’attuale Consigliere di Opposizione Salvatore Perrone.
Ma alle domande che le sono state poste,
l’Avv. Laura Manta (candidata Sindaca e oggi Sindaca di Collepasso) ha sempre risposto cambiando versione di volta in volta. (In piazza durante i comizi, sui social, nel Consiglio Comunale e oggi sulla stampa). La questione è molto molto seria. Il fatto che Pd e 5 stelle facciano finta di nulla è a dir poco scandaloso. Cosa avrebbero fatto, mi viene da dire, a parti invertite? Sicuramente avrebbero messo in luce ciò, proprio come stiamo facendo noi, proprio come è giusto che sia, aggiungerei.
C’è una questione morale prima che politica che dovrebbe scuotere le coscienze di tutti.
Dove sta il rispetto verso le istituzioni?
Dove sta il rispetto verso la democrazia?
Dove sta il rispetto verso le elezioni?
Dove sta il rispetto nei confronti di tutti coloro che hanno partecipato a questa tornata elettorale nella massima trasparenza? Consapevole e fiduciosa del lavoro che svolgeranno gli organi competenti mi auguro che da parte della nuova Amministrazione vi sia maggior serietà”.
ACCUSE INFONDATE PER LA SINDACA
Sulla vicenda è già intervenuta la sindaca Laura Manta sul nostro giornale, definendo “infondate e pretestuose le accuse di Salvatore Perrone”. “Nei confronti del nuovo consiglio comunale non può essere proposto alcun ricorso perché nei confronti di tutti gli eletti si è già proceduto alla verifica della loro eleggibilità e dunque non vi sono i presupposti per alcuna contestazione o ricorso di alcun genere – spiega la nuova prima cittadina – Riguardo al candidato Mazzotta (che non siede nel Consiglio comunale) lo stesso ha provveduto a depositare atto di rinuncia alla sua candidatura già in data 5 settembre e cioè il giorno dopo la presentazione della nostra lista e dunque noi abbiamo affrontato una campagna elettorale in 11 e nonostante questo abbiamo vinto con 1496 voti e cioè con 495 voti in più rispetto alla lista del candidato sindaco Mario Vecchio e con ben 612 voti in più rispetto alla lista dello stesso Perrone. Pertanto le 102 preferenze che i cittadini di Collepasso hanno voluto accordare a Mazzotta non inficiano il risultato elettorale che ci ha portato alla guida del nostro comune. La questione comunque è stata ampiamente affrontata sia in piazza nei vari comizi che durante il primo consiglio comunale dove è stata ribadita l’infondatezza delle accuse di Perrone. Ora il nostro unico obiettivo è lavorare per Collepasso”.