LECCE – L’emorragia nel Movimento 5 Stelle non si placa, dopo le amministrative da incubo, il calo dei consensi continuo, arriva la spaccatura tra Di Maio e Conte. Non ci sarebbe un partito personale nell’orizzonte, ma un gruppo parlamentare nuovo sì. Intanto, in molti si spostano nel gruppo misto, dove confluirà anche la senatrice leccese Daniela Donno, che non ha mai chiesto di andare oltre ai due mandati (come hanno fatto altri) e che è sempre stata in regola con i versamenti al partito. Il progetto di Luigi Di Maio guarderebbe al 2023, a una formazione che parta dai territori, dalle esperienze degli amministratori locali e delle liste civiche. Il primo cittadino di Milano, Beppe Sala, sarebbe uno dei possibili interlocutori. Intanto, il ministro degli Esteri lavora in Parlamento per portare dalla sua quanti più deputati e senatori possibile. “I valori fondanti del M5S restano e ce li portiamo con noi” – ha dichiarato Di Maio.
Sono già 11 i senatori che seguono il leader dissidente pentastellato, secondo le indiscrezioni della stampa nazionale: “Emiliano Fenu, Fabrizio Trentacoste, Antonella Campagna, Vincenzo Presutto, Primo Di Nicola, Simona Nocerino, Francesco Castiello, Sergio Vaccaro, Mautone, Sileri e Daniela Donno”. A palazzo Madama, tuttavia, senza un simbolo presentato alle scorse elezioni politiche non è possibile formare un gruppo parlamentare. In serata la conferenza stampa per ufficializzare una spaccatura che era nell’aria da giorni. “È una cosa molto triste che mentre c’era chi lavorava nell’interesse dei cittadini, qualcun altro era a lavoro per garantirsi il proprio futuro politico”- commenta tranchant il parlamentare galatinese Leonardo Donno. La verità è che le prossime elezioni saranno un banco di prova fondamentale per i pentastellati, completamente decimati da cacciate e fuoriuscite: il Movimento si è sgonfiato dopo i record di consensi degli anni passati.