LECCE – Nel mese di maggio è stato annunciato dal fondo “Techshop Primo” un investimento da 600mila euro a favore di una piattaforma digitale dalla paternità tutta salentina, “Tiledesk”, nata da un’idea di Andrea Sponziello e Andrea Leo, entrambi di Soleto. Si tratta di una “start-up” italiana che offre una piattaforma per il “conversational marketing”, la quale a sua volta permette di collegare l’intelligenza artificiale conversazionale (“chatbot”) a figure professionali in grado di favorire una conversazione, sul sito di riferimento, con gli utenti finali e di guidarli in tutte le fasi della vendita, dalla scelta del prodotto fino al suo acquisto. La novità principale di “Tiledesk”, oltre ad essere un “software” a sorgente aperta (“open source”), consiste nella capacità del prodotto di personalizzare in modo estremo la conversazione con il cliente, offrendo “chatbot” intelligenti, il servizio di agenti che rispondono di persona e l’integrazione di mini-applicazioni, orchestrate in modo da guidare il consumatore fino alla selezione del prodotto migliore per sé e in modo da finalizzare il pagamento.
Spiega Andrea Sponziello: «La tecnologia che mettiamo a disposizione offre un’esperienza fluida all’utente finale, flessibile e facilmente configurabile anche da parte di utenti poco esperti. Infatti il nostro “software” è molto semplice: quando si avvia una nuova conversazione, questa viene configurata per accompagnare l’utente del sito dalla scelta del prodotto sino all’acquisto, per proseguire anche col supporto post-vendita».
Fa parte del “team” anche il manager Michele Pomposo, che vanta una rilevante esperienza internazionale e che ai nostri microfoni ha dichiarato : «Il mercato dell’intelligenza artificiale a livello mondiale vale centinaia di miliardi di dollari e il nostro mercato, nel quale intendiamo competere, è a livello globale: con questo primo investimento abbiamo compiuto un fondamentale passo verso il nostro obiettivo, ovvero internazionalizzare il prodotto e potenziarlo per renderlo adeguato agli “standard” internazionali in termini di esperienza utente e funzioni offerte».
Andrea Leo ci ha ricordato che “Tiledesk”, piattaforma volta ad automatizzare la comunicazione tra utenti e venditori, è supportata da un sistema di “conoscenza” maturata nel tempo tra utente e venditore, come il caso delle cosiddette “Risposte a Domande Frequenti” (FAQ): il “software” utilizza quella conoscenza per addestrare un “chatbot”, che risponde direttamente al cliente, riducendo drasticamente l’impiego di risorse umane, per focalizzarle invece su attività di più ampio respiro.
Questa piattaforma è adatta a qualsiasi tipologia di sito web, da quello di un libero professionista a quello legato al mondo dell’”hospitality” (turismo, ristorazione, alberghi), sino ad arrivare al settore bancario e a quello della grande distribuzione. I “chatbot” della piattaforma filtrano le richieste, ammortizzando il carico di lavoro sul personale, che entra in gioco solo qualora sia necessario.
Il prodotto di base è dotato di alcune funzioni gratuite ed è in grado di offrire un livello soddisfacente per le piccole aziende, fino a profili disegnati per offrire il miglior supporto per grandi numeri di richieste.
Il servizio si integra anche con Whatsapp e altri canali di messaggistica (Facebook, Instagram etc), ormai di fatto utilizzati dalle utenze “business” come piattaforme di marketing e supporto post-vendita.
L’intera operazione è stata condotta dal Dottor Marco Sponziello, dalla Dott.ssa Tania Todorova (partner dello Studio Sponziello di Lecce), dal Dottor Rodolfo Molettieri (partner dello studio Ferrante & Associati di Napoli), dagli avvocati Francesco Ferraro e Massimo Rubino De Ritis di Napoli e dallo studio legale Laward di Milano, guidato dall’avvocato galatinese Pierantonio Luceri.