CAVALLINO (LECCE) – Le patologie dell’apparato gastrointestinale sono numerose, insidiose e in alcuni casi silenti. È necessario riconoscere e curare anche iil semplice reflusso gastroesofageo perché le complicanze nel tempo possono essere molto gravi. Nulla può essere trascurato. La continua risalita di acido nell’esofago può danneggiarne la mucosa e causare erosioni ed ulcere, che a lungo andare possono causare patologie ancora più serie.
La prevenzione dunque rimane l’unica arma a nostra disposizione per affrontare qualsiasi problematica e prevenire i tumori.
Il primo approccio deve essere con il il medico curante che individua quelli che sono i sintomi che spesso in alcuni pazienti non sono sempre chiari. La diagnosi parte dal primo anello della “catena sanitaria di prevenzione”. Le indagini per individuare patologie e cause dei problemi dell’apparato digerente si fanno attraverso esami e tecnologie adeguate. Ma ci vogliono anche équipe preparate, occhi capaci di individuare anche piccoli segni da approfondire.
È importante la figura del medico gastroenterologo che attraverso indagini strumentali può approcciarsi al problema in maniera diretta e individuare la terapia personalizzata più efficace per il singolo paziente.
È sempre auspicabile una collaborazione tra medico curante e specialista: ognuno è una pedina fondamentale della “squadra della prevenzione”.
Per individuare patologie e giuste terapie sono necessarie tecnologie adeguate e aggiornate e squadre esperte e multidisciplinari: tutte caratteristiche che si possono ritrovare in centri come il Poliambulatorio Calabrese di Cavallino, capace di aggiornarsi continuamente garantendo sicurezza, efficienza, privacy e velocità di esecuzione in tempi in cui il pubblico continua a vacillare con liste d’attesa ancora troppo lunghe.
Presso il Centro diretto dai dottori Maria Luisa e Ruggiero Calabrese è attivo da qualche anno uno staff di esperti che punta su attrezzature sempre nuove e aggiornate. La diagnosi precoce fa la differenza: ecco perché è necessario un percorso diagnostico adeguato che aiuti il paziente ad affrontare nel migliore dei modi esami delicati come gastroscopie e colonscopie.
Le malattie che riguardano il nostro apparato digerente sono in aumento, forse anche perché spesso non seguiamo una giusta alimentazione o anche per via dell inquimamento, oppure ancora perché utilizziamo con troppa leggerezza farmaci che ci autoprescriviamo. Ogni anno in Italia sono stimate circa 52.000 nuove diagnosi di tumore al colon con una prevalenza di uomini (29.500 contro 22.900 donne). Ma bisogna fare i conti con un’alta percentuale anche di tumori all’esofago. Sono necessari presidi territoriali in grado di fare una corretta diagnosi e offrire competenze e tecnologia insieme, senza far vagare il paziente da uno studio all’altro. È necessario un percorso diagnostico continuo e completo, che i grandi centri, come Calabrese di Cavallino, capaci di dare risposte da decenni a un‘intera provincia, possono dare, perché la partita della prevenzione si gioca sul tempo.
Il poliambulatorio ha ampliato l’offerta puntando su professionalità capaci, giovani e preparate che insieme alla tecnologia di ultima generazione da utilizzare nella fase diagnostica sono in grado di essere riferimento per numerosi pazienti che spesso devono affrontare improponibili liste di attesa.
Le indagini endoscpiche sono esegubili dopo opportuna dieta e se il paziente non tollera l‘esame può richiedere una blanda sedazione per poter affrontare al meglio l’indagine. Ecco perché la figura di un esperto anestesista è fondamentale in un’équipe diagnostica che si rispetti. Nel centro di Ruggiero e Maria Luisa Calabrese a Cavallino Polilab è attivo un dipartimento di endoscopia digestiva di ultima generazione (gastroscopia e colonscopia): un fiore all’occhiello della sanità salentina, che si avvale di una nuova attrezzatura flessibile e sottile consente di esplorare il tratto digerente nella sua totalità.
Il paziente è accolto in un ambiente confortevole e rilassante, dove potrà eseguire il suo esame grazie a professionisti del settore che valuteranno, di volta in volta, il da farsi, consigliando l’esecuzione delle indagini nella maniera più rilsassante possibile.
Un esperto anestesista, l’infermiere professionale, la consulenza anestesiologica e un’équipe con una importante esperienza prende in carico il paziente, che ha a disposizione spazi appositi e di un bagno personale. La privacy è massima in un percorso continuo che non lascia mai solo il paziente, neanche dopo l’esame (viene garantita una sosta in relax con toilette dedicata). La medicina umanizzata deve saper offrire anche questo nella fase diagnostica. Una sanità efficiente sa agire in tempi e modi adeguati.