All’indomani del Consiglio Comunale previsto per la giornata di ieri al Comune di Ugento – nel cui ordine del giorno era inserita una interrogazione a firma delle minoranze sulla realizzazione di un impianto di cremazione – la Consigliera di Opposizione Laura De Nuzzo dichiara:
“Siamo ormai giunti al paradosso che l’Amministrazione eletta per governare, di fatto va a traino dell’opposizione.
Nel Consiglio di oggi, infatti, il Sindaco e la Giunta, sollecitati e spinti dalla minoranza, hanno assunto l’impegno di annullare in autotutela gli atti relativi alla realizzazione di un inceneritore, in quanto a parere non solo nostro, ma anche della LILT e di esperti appositamente interpellati, fortemente impattante sulla salubrità dell’aria e quindi sulla qualità della vita dei cittadini”.
“Il Sindaco però – prosegue De Nuzzo – messo alle strette, non ha inteso formalizzare la revoca degli atti durante il Consiglio stesso.
Ci sarebbe, infatti, da chiedersi cosa spinge l’amministrazione a differire la concretizzazione di quanto detto a parole attraverso l’assunzione di un formale impegno proprio in Consiglio Comunale!
Ad ogni buon conto, nel prossimo Consiglio – già programmato per il 7 di aprile – proporremo una mozione che formalmente impegni il Sindaco e la Giunta alla revoca in autotutela degli atti relativi all’inceneritore”.
“É già la seconda volta – conclude la Consigliera – che l’Amministrazione di Ugento messa di fronte alla palese inopportunità e illegittimità dei suoi atti, si vede costretta a doverli ritirare.
Non da ultimo, il caso sulla realizzazione dell’eco centro in località Lido Marini, in cui la violazione di norme urbanistiche e dei criteri previsti nel bando regionale per accaparrarsi il finanziamento, hanno provocato la mobilitazione di 1800 cittadini, un ricorso al TAR ed una istanza di audizione in Consiglio Regionale.”
“Anche su questo tema – chiosa – il Sindaco e la maggioranza hanno annunciato – come di consueto, a parole – la rinuncia al finanziamento Regionale.
Sempre nel prossimo Consiglio, porteremo una mozione che stabilisca la revoca in autotutela di quegli atti dai contenuti quantomeno discutibili”.