Seduta di audizioni in V Commissione presieduta da Paolo Campo, riguardanti lo stato delle discariche per i rifiuti ricadenti nel territorio salentino e più specificatamente, gli impianti di Ugento, Cavallino, Nardò, Ugento e Corigliano d’Otranto.
Ad avanzare le varie richieste di audizione sono stati i consiglieri regionali Paolo Pagliaro, Antonio Gabellone e Donato Metallo.
I chiarimenti sono stati forniti durante i lavori odierni dal direttore generale di AGER Gianfranco Grandaliano, dal direttore del Dipartimento ambiente Paolo Garofoli e dall’assessore regionale Anna Grazia Maraschio.
Fra tutti, una dettagliata esposizione è stata dedicata alla discarica di Corigliano d’Otranto, in attuazione a quanto previsto dal Piano regionale dei rifiuti.
In particolare, l’assessore Maraschio ha ribadito la necessità di prendere atto della messa in funzione della discarica con il dovuto coinvolgimento dei sindaci e le rassicurazioni di tenere sempre alta l’attenzione sulle continue attività di monitoraggio, in considerazione del sito in cui ricade.
È stato inoltre evidenziato che si tratta di una discarica autorizzata con un contratto di concessione in essere di natura pubblica e che le verifiche effettuate hanno dato esiti positivi.
È stato imposto al concessionario un processo di inertizzazione dei rifiuti che verranno conferiti in quella discarica. Questo processo avverrà con la calce idrata contestualmente alla fase di abbancamento. Nel frattempo il concessionario ha avviato una serie di prove di laboratorio per valutare l’efficacia di inertizzazione. A valle della fase iniziale della sperimentazione il concessionario presenterà alla Regione la regolare istanza nell’ottica di una riattivazione del sito entro il primo gennaio 2024, la cui chiusura è prevista alla scadenza della concessione a fine 2025, a condizione che il rifiuto venga conferimento con un indice di respirazione dinamico non superiore a 400 unità rispetto al limite massimo concesso dalla norma che è pari a 1000.
Un altro elemento ritenuto di particolare importanza è quello del procedimento di rifunzionalizzazione della discarica. Infatti, nel confronto con il concessionario è stato stabilito che una discarica come questa, esistente e già allestita, dopo dieci anni dalla realizzazione ha necessariamente bisogno di essere sottoposta ad un processo di rifunzionalizzazione, rendendo idonei i presidi sottoposti alla normale usura del tempo.
È da considerare però, che questo processo determinerà certamente un aumento dei costi di conferimento dei rifiuti.
La situazione dell’impianto di Cavallino presenta le caratteristiche di una gestione di rifiuti indifferenziati, con un trattamento biomeccanico con doppio flusso, uno in discarica e l’atro all’impianto di combustile secondario che va a valorizzazione energetica. Le problematiche riguardano la difficoltà delle uscite del combustibile solido secondario dell’impianto di Cavallino da parte del gestore che ha un obbligo contrattuale.
L’impianto di Ugento in località Burgesi, dal 14 gennaio 2022 ha cessato la sua attività, con la parte vecchia della discarica tuttora monitorata dal gestore, mentre la parte nuova funge da discarica di servizio soccorso, in cui viene conferita la frazione destinata allo smaltimento.
Relativamente alla discarica ubicata nel Comune di Nardò in località Castellino, è stato assicurato che il procedimento di chiusura della discarica è alle fasi conclusive e che, per avviare la fase della post gestione del sito si è in attesa del rilascio dell’Aia che è conseguente al rilascio delle garanzie finanziarie da parte del soggetto gestore.
La Commissione tornerà ad aggiornarsi con la convocazione di Arpa Puglia, relativamente agli aspetti di natura ambientale derivanti dall’attività di monitoraggio effettuata in sito.