Famoso per il suo aspetto non proprio avvenente, lo scorfano è un pesce che concilia sapore e basso apporto calorico, rientrando nella categoria dei “brutti ma buoni”.
Appartenente alla famiglia delle scorpaenidae, il più diffuso è lo scorfano rosso, che popola i mari del Salento, ideali per la temperatura mite delle acque.
Caratteristica principale dello scorfano sono le spine velenose che ricoprono corpo e branchie, ha un corpo di forma ovoidale cosparso di creste e appendici e colori vivaci che virano al rosa sulla pancia.
La testa dello scorfano è a dir poco pittoresca: i grandi occhi si accostano ad una grande bocca che ospita una fitta fila di denti aguzzi, mentre la mascella inferiore è nettamente più protesa verso l’esterno rispetto a quella superiore.
Quanto alle dimensioni, lo scorfano arriva a 50 cm di lunghezza per 4 kg di peso.
L’habitat ideale dello scorfano rosso è quello roccioso perché gli rende più semplice la mimetizzazione e si trova in acque che vanno dai 20 ai 300 mt di profondità.
Il metodo di pesca allo scorfano più usato è con le reti.
Nei mari del Salento: lo scorfano
di Eugenio Maci - Foto Michele Gimmi
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