L’Associazione “Donne Insieme” onlus nasce nel novembre 1998 dalla volontà di un gruppo di donne con l’obiettivo di promuovere sul territorio la cultura della legalità e della non violenza e per sostenere e migliorare una politica sociale a favore delle donne e dei minori.
Da questa finalità l’istituzione di una Rete di Servizi percontrastare la violenza contro le donne, la tratta degli esseri umani e per educare al bello della legalità le nuove generazioni. Nel 1998 l’Associazione crea il Centro Antiviolenza e lo intitola a Renata Fonte, l’assessora alla cultura del Comune di Nardò (in provincia di Lecce) brutalmente assassinata nel 1984 con tre colpi di pistola mentre rientrava a casa dopo la conclusione di un Consiglio comunale, per essersi opposta fieramente alla lottizzazione e cementificazione del territorio di Porto Selvaggio, difendendo e salvando un ambiente di rara bellezza dalla speculazione e dalla distruzione. Renata Fonte viene riconosciuta nel 2002, dalla Commissione del Dipartimento Affari Civili del Ministero dell’interno “vittima di criminalità mafiosa”, grazie anche all’impegno dell’Onorevole Alfredo Mantovano all’epoca sottosegretario al Ministero dell’Interno.
Il Centro si avvale di una rete di esperte professioniste avvocate, psicologhe, pedagogiste, educatrici professionali, Operatrici Socio Assistenziali, Assistenti Sociali, Ricercatrici; fa parte della Rete Nazionale Antiviolenza; è afferente alla Rete Nazionale Antiviolenza del Dipartimento Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri, è inserito nella mappatura del Numero Verde Nazionale Antiviolenza 1522 e nell’Osservatorio Nazionale per l’Educazione alle Differenze del MIUR.
Nei venticinque anni di attività il CENTRO ANTIVIOLENZA RENATA FONTE ha registrato 7255 accessi. Tra il 1998 e il 2018 le donne che hanno chiesto aiuto sono state 6312.
Gli accessi al CENTRO sono stati per circa l’85% da parte di donne italiane e il 15% da donne di altra nazionalità.
Quanto agli ultimi anni, in un comunicato del Centro si legge:
“Nel 2019 il CENTRO ANTIVIOLENZA RENATA FONTE ha registrato 239 accessi, di cui 133 prese in carico, 14 prese in carico integrate e per 4 donne sono state attivate le procedure per la messa in sicurezza;
Nell’anno 2020 le chiamate arrivate durante la notte sono aumentate arrivando al 40% circa, per il restante 60% le chiamate sono arrivate soprattutto nella fascia oraria 9/17. Nello stesso anno, caratterizzato dalla pandemia e dai lockdown, le chiamate al Centro Antiviolenza Renata Fonte, motivate da una richiesta di aiuto per violenza subita sono state 245, di queste, 138 donnehanno già preso consapevolezza della situazione e hanno richiesto la presa in carico. Per 8 donne è stata necessaria l’immediata messa in sicurezza.
–Nel 2021 le donne che si sono rivolte al CENTRO sono state 219 per il 77% spontaneamente, per il 7% dal 1522 e per il resto inviate o dai SS o dalle FFOO. Per 5 donne si è resa necessaria la messa in sicurezza immediata, in un paio di casi in casa rifugio, in altri due casi allontanamento temporaneo presso B&B (a spese del Centro Antiviolenza), e in un caso presso la casa di secondo livello sempre del Centro Antiviolenza, in quanto ad indirizzo segreto e lontana dalla residenza della donna. Per il 90% si tratta di donne italiane, per il 5% provenienza UE, e il 5% provenienza paesi extra UE. Sono state prese in carico 144 donne con una percentuale introno al 32% di età compresa tra i 40-49 anni; il 25% tra i 30-39 e il 25% tra i 20-29 anni, il resto dai 60 anni in su. Circa lo stato civile: 36% nubile, 37% coniugata, 17% separata; l’8% convivente, meno del 2% divorziata. Il 50% ha un diploma di scuola superiore, il 12% ha una laurea, circa il 35% ha una bassa scolarizzazione. Il 40% ha un’occupazione precaria, il 10% è studentessa, non occupata è solo il 10%, mentre il resto è casalinga (15%) o non ha dato l’informazione. Ma nel complesso per il 78% c’è una autonomia economica potenziale. Il 40% ha sporto denuncia e il 2% l’ha ritirata.
–Nel 2022 le donne che si sono rivolte al CENTRO sono state 240, di queste 102 sono state prese in carico. Il dettaglio dei dati è ancora in elaborazione.
Nel corso di questi anni i SERVIZI OFFERTI dal CENTROpresso la sede dell’Ex Conservatorio Sant’ Anna via Santa Maria del Paradiso, 12 – Lecce, in convenzione con l’Ambito Territoriale Sociale di Lecce; presso la sede di via Crocefisso, 12 – Squinzano (Le) in convenzione con l’Ambito Territoriale Sociale di Campi Salentina; presso la sede di P.zza Municipio, 14 – Diso(Le) in convenzione con il Consorzio per la realizzazione del sistema integrato di welfare Ambito – Zona Poggiardo sono stati:
Servizio di accoglienza telefonica
Servizio di accoglienza nella sede del Centro
Servizio di consulenza psicologica e sociale
Servizio di sostegno
Servizio di consulenza legale
Servizio di sostegno nei procedimenti legali
Nel corso degli anni il CENTRO, insignito nel 2012 del Premio Internazionale Minerva per l’impegno sociale profuso nelle attività di sensibilizzazione, educazione e contrasto della violenza contro le donne e i minori e nel 2013 per l’impegno sociale sulla legalità e la non violenza, ha avviato forme ormai consolidate di collaborazione e interazione con la Procura Nazionale Antimafia, Ministero per le Pari Opportunità, Ministero dell’Interno, Prefettura, Questura, Arma dei Carabinieri, Strutture Sanitarie, Tribunali, Enti territoriali, Istituzioni scolastiche, partecipando alle iniziative (convegni, conferenze, ricerche e studi) da loro organizzate a livello nazionale ed internazionale e promuovendo progetti sui temi della legalità, del contrasto alla violenza di genere e altre forme di violenza, del benessere sociale ed economico delle donne, partecipando e promuovendo progetti di empowerment femminile.
Dal 1998 ogni anno il CENTRO ANTIVIOLENZA RENATA FONTE organizza la FESTA DELLA LEGALITÀ. Ideata e fortemente voluta, sin dal 1998 dal Procuratore Piero Luigi Vigna,
è una Giornata di sensibilizzazione, pubblica e aperta, volta a rilanciare temi affrontati dal Centro durante l’anno sociale, sia negli incontri con i ragazzi delle scuole, sia nelle attività di formazione destinate ai professionisti del settore, che nei convegni rivolti alla cittadinanza.
In questa giornata parole come tolleranza, solidarietà, rispetto delle differenze trovano voce e rappresentazione.
È un’occasione per riflettere collettivamente sulla necessità di coltivare un’etica nei comportamenti quotidiani per vivere in modo civile i rapporti umani e sociali. Come diceva Vigna, straordinario precursore dei tempi: “Si può fare una buona azione di prevenzione quanto più giovani sono gli ambiti d’intervento, e quindi le nuove generazioni”,
Nel corso di questi anni tra le personalità alle quali è stato assegnato il Premio ricordiamo: il dottor Piero Luigi Vigna Procuratore Nazionale Antimafia; il dottor Cataldo Motta, Procuratore Capo della Repubblica; la dottoressa Clara Collarile, Direttore Generale del Dipartimento Pari Opportunità Presidenzadel Consiglio dei Ministri; la dottoressa Luisa Cavallo, Dirigentedel Centro Nautico Sommozzatori di La Spezia, Polizia di Stato; la dottoressa Tiziana Terribile, Primo Dirigente della Polizia diStato Ministero dell’Interno; l’onorevole Livia Turco; ladottoressa Elisabetta Rosi magistrato Corte Costituzionale; ladottoressa Patrizia De Rose, Capo Dipartimento Pari Opportunità;Linda Laura Sabbadini, statistica ed editoralista, già dirigente del Dipartimento Politiche sociali e ambientali, ISTAT, attuale Direttrice del Dipartimento per lo sviluppo di metodi e tecnologie per la produzione e diffusione dell’informazione statistica; ladottoressa Roberta Serdoz, Giornalista Rai; il Movimento MaBasta; il Presidente di Fondazione Pangea Luca Lopresti; la Consigliera di Parità supplente Serenella Molendini; il Procuratore Nazionale Antimafia Cafiero de Raho.
Contestualmente e a partire dal 2012 il CENTRO ha avviato unaintensa attività di ricerca in collaborazione con l’UNIVERSITÀ DEL SALENTO di cui è responsabile scientifica per UniSalento la prof.ssa Sara Invitto, ricercatrice di Psicologia Generale, che grazie ai risultati raggiunti e i riconoscimenti ottenuti si configura come vera e propria best practice.
Nel corso degli anni nell’ambito di questa collaborazione sono stati svolti Tirocini formativi, promosse attività di ricerca scientifica, organizzati eventi divulgativi sulla violenza di genere.
Nel quadro della Convenzione di ricerca tra UNISALENTO e CENTRO ANTIVIOLENZA RENATA FONTE, dal 2012 ad oggi sono state seguite dalla professoressa Invitto 15 tesi sul Tema Intimate Partner Violence and Psychophysiology”.