Per la settima giornata il Lecce, dopo poco più di cinque mesi, ospita il Napoli, in campionato, per la 17esima volta. Il bilancio dei giallorossi, nelle precedenti 16 partite (12 in Serie A e 4 in B): 4 vittorie (un 1-0, un 2-0, un 2-1 e un 3-1), 7 pareggi (due 0-0 e cinque 1-1) e 5 sconfitte (uno 0-1, uno 0-2, un 1-2, un 2-3 e un 1-4). Le reti segnate dal Lecce sono state 17 e quelle dal Napoli 19.
Nelle 12 partite in Serie A, il Lecce ha ottenuto, invece, 3 vittorie (un 1-0, un 2-0 e un 2-1), 5 pareggi (due 0-0 e tre 1-1) e 4 sconfitte (uno 0-1, uno 0-2, un 1-2, e un 1-4) con 10 reti fatte e 13 subite.
Il Lecce non vince da dodici anni e non pareggia da quattordici.
Le due squadre si sono affrontate in Coppa Italia nel Salento due volte.
Il 14 settembre 1988, nella 2^ Fase (2° girone), tra i giallorossi di mister Carlo Mazzone e gli azzurri di mister Ottavio Bianchi finì con il pareggio di 1-1 (gol al 28’ di Ricardo Paciocco e al 42’ di Diego Armando Maradona; questo rimane l’unico gol segnato dal campione argentino al Lecce in otto partite complessive). Il Napoli fu primo nel girone con 5 punti davanti al Lecce con 4, al Cesena 3 e al Modena 0. Il Lecce fu tra le migliori “seconde”, ma al sorteggio fu eliminato a favore dell’Atalanta.
La seconda partita si giocò dopo sette anni, il 31 agosto 1995, nel 2° Turno. Quel giorno il Lecce di mister Gian Piero Angelo Ventura sconfisse il Napoli di mister Vujadin Boškov per 1-0 grazie al gol al 68’ di Francesco Palmieri (è uno dei 7 giallorossi che hanno segnato in Serie A, B e C).
La prima sfida nel Salento risale a 74 anni fa. Si disputò il 20 marzo 1949, alla 39esima giornata, in Serie B, sul campo “Comunale” (la denominazione “XXVIII Ottobre”, chiaramente di marca fascista, alla fine della guerra, era stata abolita e solo nel novembre del 1949 sarà dato il nome di “Carlo Pranzo”). Prima della partita il Napoli era sesto con 30 punti e il Lecce occupava il quartultimo posto con 24. Quel giorno i giallorossi del presidente Vittorio Scagliarini e di mister Mario Magnozzi (dopo la 14esima giornata aveva sostituito l’esonerato Raffaele Costantino e dopo la 32esima sarà lui ad essere esonerato e ritornerà per la quinta e ultima volta sulla panchina leccese l’ungherese Ferenc Plemich) giocarono con: Eberle; Alfonso Realini; Gavazzi, Compiani, Achilli; Cardinali, Mosca, Silvestri, Stabellini, Celani. Il Napoli del presidente Egidio Musollino e di mister Luigi De Manes (nato a Napoli) si schierò, invece, con: Chellini; Pretto, Soldani; Di Costanzo, Cerilla, Rosi; Krieziu, Spartano, Brighenti, Capolino, Barbieri. L’arbitro fu il signor Battista Tibaldi di Savona. Si giocò su un campo-pantano e quasi impraticabile a causa della fitta pioggia caduta prima e durante la partita. Il Lecce si portò in vantaggio al 4’ con il bomber Luigi Silvestri e raddoppiò al 9’ con Savino Mosca su calcio di rigore che era stato concesso per un fallo di mano del difensore azzurro Pretto su tiro di Goffredo Stabellini. La reazione del Napoli non si fece attendere e al 34’ arrivò il gol dell’ala sinistra Barbieri e subito dopo, al 37’, ci fu il gol del pareggio con l’albanese Krieziu; il primo tempo si chiuse, quindi, sul 2-2. Nella ripresa, al secondo minuto gli azzurri segnarono il terzo gol ancora con Krieziu. Il Lecce giocò molto bene la seconda parte della gara e fece di tutto per raggiungere il pareggio, ma i numerosi tentativi risultarono vani; finì, quindi, 2-3. Dopo la partita, non si capì se per la delusione e la rabbia della sconfitta dopo il doppio vantaggio o per qualche “spiffero” venuto fuori dagli spogliatoi, si parlò di strane “manovre” che sarebbero avvenute o prima o durante la partita tra i giocatori delle due squadre per “combinare” il risultato. Intorno a quella partita si sollevò un polverone tale da far intervenire la Figc la quale inviò da Roma un ispettore per le indagini del caso; non emerse, però, alcuna responsabilità. Alla fine del Campionato il Napoli si classificò al 5° posto con 45 punti insieme al Brescia e il Lecce finì al terzultimo posto con 36 e dovette, così, abbandonare la Serie B per la seconda volta, dopo quella del 1932. Insieme al Lecce retrocessero in Serie C anche il Parma (37), il Seregno (34) e il Pescara (34).
Seguì una lunga pausa di ben 36 anni. Le due squadre si ritrovarono di fronte nel primo campionato del Lecce in Serie A (1985\86). Il 6 ottobre 1985, alla 5^ giornata, i giallorossi del presidente Francesco Iurlano e di mister Eugenio Fascetti e gli azzurri di mister Ottavio Bianchi (… e di Maradona) impattarono per 0-0. Gli spettatori di quella partita furono 45.689 (11.345 abbonati e 34.344 paganti; è record per un Lecce – Napoli).
Ecco, brevemente, le quattro vittorie dei giallorossi.
La prima arrivò quasi 35 anni fa, il 16 ottobre 1988, alla seconda giornata, in Serie A I giallorossi sempre del presidente Iurlano e di mister Carlo Mazzone, davanti a 35.920 spettatori (5.703 abbonati), s’imposero sugli azzurri del presidente Corrado Ferlaino e di mister Ottavio Bianchi per 1-0 grazie al gol, al 10’, dell’attuale mister giallorosso Marco Baroni di testa nella porta sotto la curva nord. L’arbitro fu il signor Fabio Baldas di Trieste. Quel giorno esordirono nel Lecce Francesco Moriero in Serie A e l’ungherese Istvan Vincze
La seconda giunse, dopo nove anni, il 23 novembre 1997, alla nona giornata, in Serie A. Il Lecce del presidente Mario Moroni (Patron Giovanni Semeraro) e del mister Claudio Cesare Prandelli sconfisse il Napoli dell’ex mister Carlo Mazzone per 2-0 (reti: 51’ Maurizio Rossi e 62’ “Checco” Palmieri). Dopo quella partita mister Mazzone fu esonerato e sostituito da Giovanni Galeone (furono quattro gli allenatori in quella stagione). L’arbitro fu il signor Piero Ceccarini di Livorno. Alla fine di quel tribolato campionato per entrambe le squadre, il Lecce (penultimo con 26 punti) e il Napoli (ultimo con 14) retrocessero insieme in Serie B.
La terza (l’unica in Serie B) arrivò un anno dopo. Il 20 dicembre 1998, alla 15esima giornata, i giallorossi di mister Nedo Sonetti sconfissero gli azzurri di mister Renzo Ulivieri (vice: Walter Mazzarri) per 3-1; per il Lecce segnarono Alessandro Conticchio e Stefano Casale con una doppietta (il secondo gol, al 91’ su rigore). L’arbitro fu il barese Gianluca Paparesta. Spettatori 8.888. Alla fine il Lecce (quarto con 64 punti) fu promosso in Serie A e il Napoli fu nono con 51.
La quarta e ultima vittoria arrivò dodici anni fa. L’8 maggio 2011, alla 36esima giornata, in Serie A. Il Lecce di mister Luigi De Canio, davanti a 14.406 spettatori, sconfisse il Napoli di mister Walter Mazzarri (e di Cannavaro, Hamsik, Lavezzi, Cavani, ecc.) per 2-1 (reti: 49’ su rigore Daniele Corvia, 67’ Mascara per il Napoli e 88’ Ernesto Javier Chevanton). L’arbitro fu Paolo Valeri di Roma 2. Quel giorno il Milan vinse il suo 18esimo scudetto.
L’ultima partita risale a poco più di 5 mesi fa. Il 7 aprile 2023, alla 29esima giornata, i giallorossi di mister Marco Baroni furono sconfitti dagli azzurri di mister Luciano Spalletti per 1-2. Le reti: 18’ Di Lorenzo(N), momentaneo pareggio al 52’ Di Francesco (L), e autorete di Gallo al ’64. Questo il tabellino dell’incontro:
Lecce: Falcone, Baschirotto, Di Francesco (44′ st Banda) , Gonzalez (26′ st Helgason), Gendrey, Gallo, Oudin (34′ st Strefezza), Maleh (34′ st Askildsen), Hjulmand ©, Ceesay (34′ st Voelkerling), Umtiti. A disposizione: Bleve, Brancolini, Romagnoli, Colombo, Tuia, Ceccaroni, Lemmens, Cassandro, Pezzella. Allenatore: M. Baroni
Napoli: Meret, Kim, Mario Rui (49′ st Olivera), Elmas, Lozano (21′ st Ndombele), Rrhamani, Di Lorenzo ©, Lobotka, Kvaratskhelia (49′ st’ Zerbin), Raspadori (21′ st Simeone) (37′ st Politano), Anguissa. A disposizione: Marfella, Gollini, Demme, Juan Jesus, Olivera, Bereszynski, Zielinski, Zedadka, Ostigard, Gaetano. Allenatore: L. Spalletti
Marcatori: 18′ pt Di Lorenzo, 7′ st Di Francesco, 20′ st aut. Gallo
Ammoniti: 17′ st Gendrey, 27′ st Ndombele, 41′ st Umtiti
Spettatori: 25.799 di cui 19.948 abbonati
Arbitro: Gianluca Manganiello della sez. di Pinerolo
Dati forniti dalla storia del Lecce di Vittorio Renna