LECCE – Ogni anno la storia si ripete ed ogni anno le polemiche non si placano: da un lato i commercianti di Piazza Libertini che nel periodo natalizio vorrebbero organizzare il loro mercatino nei classici stand in pvc bianco e dall’altro l’Amministrazione Comunale che proprio non ne vuole sapere di vedere quelle pagode ritenute poco eleganti.
“Io sono sempre stato dalla parte dei commercianti perché ritengo che l’uso di quelle strutture, nonostante non piacciano neanche a me, per un periodo così ristretto, non rischi di compromettere l’immagine della città – scrive Andrea Guido, consigliere comunale di minoranza – Sono ben altri i problemi su cui dovrebbe concentrarsi l’Amministrazione Comunale e che incidono negativamente sulla qualità della vita quotidiana dei leccesi.
Puntualmente, però, nei giorni prossimi e in quelli immediatamente successivi all’evento comunale di Capodanno, proprio nell’area in cui il Comune proibisce l’utilizzo delle strutture ai commercianti, d’un tratto appaiono le famigerate pagodine, posizionate a servizio di artisti e operatori dello spettacolo.
Se è vero che nel 2019, secondo quanto affermato dagli esponenti della Giunta Salvemini, la Soprintendenza alle Belle Arti si è espressa con un diniego assoluto di utilizzo delle strutture in PVC, come mai le stesse vengono posizionate puntualmente dallo stesso Comune in occasione del concerto del 31 dicembre?
Mi chiedo se è giusto che le necessità lavorative di una categoria di commercianti debbano venir dopo le esigenze di uno spettacolo che ha come unico fine l’intrattenimento musicale. Non lo trovo giusto e ritengo sia un comportamento intellettualmente disonesto nei confronti degli ambulanti della piazza i quali pagano a proprie spese, anche in termini di salute, il divieto schizofrenico imposto dal Comune di Lecce”.