Krstovic, genialità e psicodramma

Lecce – Quello di Krstovic pare essere un caso, un giocatore forte, fortissimo che non si sblocca. I compagni ed il mister giurano che in allenamento impressiona positivamente e, bisogna dire, anche in partita non manca di dimostrare il proprio talento. Manca il gol. La tifoseria si interroga su questo: può un giocatore così importante bisticciare con l’appuntamento maggiormente significativo per una punta? Pare di sì. Nella partita contro il Cagliari ha segnato un difensore e nelle puntate precedenti il bomber montenegrino ha fatto da spettatore alle realizzazioni dei propri compagni. Tuttavia anche Piccoli, nelle ultime battute, non ha gonfiato la rete: sarà il modulo adottato da mister D’Aversa ovvero la posizione offensiva richiesta ai due attaccanti? I tifosi e gli sportivi spingono il numero nove del Lecce anche con qualche simpatica e colorita affermazione. Intanto, una cosa bisogna asserirla: Krstovic prende un sacco di botte dai difensori avversari, apre spazi agli esterni, si disimpegna e conquista palla, gioca spalle alla porta come gli viene richiesto e lo fa benone. Se il Lecce ha questo posizionamento in classifica lo deve anche a lui, non dimentichiamolo e, poi, il campionato è lungo e se il giocatore non si lascerà irretire da voci di mercato, avrà tutto il tempo per dare spettacolo e fare gol. Inoltre, siamo sicuri che se Krstovic avesse segnato contro il Cagliari, da due passi, sarebbe accresciuta la stima del pubblico e la sua di autostima? Rientra nelle probabilità, viceversa a me piace dire una cosa logica e vitalistica insieme, pronunciata da un grande allenatore: il risultato è casuale, la prestazione no. Quindi, Krstovic non ti curare di nessuno e continua a giocare come tutti sappiamo sai fare, i gol verranno ed i risultati pure.